Il calciomercato della Juventus entra nel vivo già da Marzo: ci sono infatti molte domande che la dirigenza si sta facendo riguardo Milik. È il caso di riscattarlo o di rispedirlo al mittente?
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“Mi ricordo montagne russe e le corse di un polacco“. Ah, non faceva così la canzone di Marcella Bella? Riassumerebbe alla perfezione la stagione di Arek Milik. L’attaccante è arrivato quest’estate alla corte di Allegri in punta di piedi. Attualmente è in prestito e la Juventus potrà riscattarlo per una cifra pari a 7 milioni dal Marsiglia nella prossima finestra di calciomercato. Il suo bottino stagionale per ora registra 6 gol ed un assist in 17 partite, non proprio numeri da cestinare per un vice. Il polacco però non si è accontentato nella prima parte di campionato di stare in panchina ed osservare gli altri giocare. Si è infatti preso una maglia da titolare e numerosi elogi da parte di Allegri. Il 29 Gennaio però il Sole tramonta ed un periodo di buio abbraccia l’ex Napoli: nella sfida contro il Monza del 29 Gennaio, Milik rimedia una lesione alla coscia sinistra.
Da quel giorno, il polacco non mette più piede in campo ed inonda di domande la dirigenza bianconera. È giusto riscattarlo visti i numerosi problemi fisici che hanno afflitto la sua carriera? Milik ha fatto sapere i suoi voleri: restare alla Juventus sarebbe un sogno per lui e forse anche per Allegri che vede nella punta ottime doti da comprimario.
L’auspicio dello staff medico è quello di rivederlo in campo nella sfida del 19 Aprile contro l’Inter a San Siro ma effettivamente non si sa in quali condizioni il polacco tornerà in campo.
Qualora la Juventus non esercitasse il riscatto, un’altra società italiana sarebbe sulle tracce del calciatore secondo quanto riporta “Tuttosport“. Si tratta della Lazio di Sarri che da diverso tempo è alla ricerca di una punta che possa svolgere compiti da panchinaro ma rispondere pronto all’occorrenza. Quest’anno infatti si sono evidenziate le difficoltà dei capitolini con un Immobile spesso fuori per infortunio e con un Felipe Anderson che ha dovuto adattarsi ad una nuova posizione.