È da circa un anno che Apple ha deciso di portare i videogiochi sulle sue piattaforme. Ad oggi però si ritrova fuori dal mercato per diverse problematiche. Facciamo un focus sull’argomento capendo quali sono le criticità.
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Era solo l’anno scorso quando Apple decise di mettersi in gioco dichiarando di voler portare il mondo del gaming all’interno delle sue piattaforme. La presentazione dell’annuncio era stata accolta con grande fervore dal pubblico soprattutto poiché il desiderio era quello di portare Resident Evil Village direttamente sul Mac. Passata un’annata da quell’evento però le cose non sembrano essere andate per il migliore dei versi. L’Apple infatti dista anni luce da Playstation, Xbox o da altre piattaforme che permettono di divertirsi con i videogiochi. Ma quali sono le motivazioni dietro questo fallimento?
La principale criticità riguarda la certificazione dei videogiochi, ovvero quel processo che permette ai titoli di approdare sugli store digitali e nei negozi fisici. Da un lato abbiamo Playstation ed Xbox, le quali danno via libera ad occhi chiusi a numerosissimi giochi senza nemmeno attestarne fino in fondo la validità e la qualità. Apple invece si è ritrovata a fare i conti con controlli troppo stretti e serrati.
Al fine di portare i videogiochi su Apple bisognerà dunque muoversi con cautela e non un è un lavoro che si può fare dall’oggi al domani. In aggiunta non si dovrà snaturare quella che è l’essenza dell’azienda visto che da decenni ha fidelizzato il suo pubblico su un certo tipo di livello.
Ritorniamo però su Resident Evil Village: quali sono state le problematiche che hanno interrotto lo sviluppo? Sulla questione è intervenuto Cabel Sasser, sviluppatore Apple. Egli ha così commentato il fallimento di produzione: “La nostra prima application è stata rigettata perché non si potevano saltare i crediti! Abbiamo spiegato che si poteva fare tenendo premuta la barra spaziatrice. A questo punto è stata nuovamente rigettata per qualche altro motivo e ci siamo arresi. Fine“.