Dopo la vittoria agli Australian Open il serbo è tornato in campo nell’Atp 500 di Dubai dove la sua corsa si è fermata in semifinale contro Medvedev
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Novak Djokovic è tornato e sta bene. L’infortunio muscolare che l’aveva costretto a fermarsi dopo la vittoria negli Australian Open è stato smaltito e il tennista serbo è tornato in campo sul cemento di Dubai per preparare i due Master 1000 americani di Indian Wells e Miami. Il numero 1 del mondo ha dimostrato di essere in ottima condizione fisica e ha disputato un ottimo torneo anche se il suo cammino si è fermato in semifinale contro Daniil Medvedev.
Master 1000 americani: arriva la decisione su Novak Djokovic
Il russo è però stato perfetto e ha vinto una partita estremamente ben giocata anche da Nole: l’ex numero 1 del mondo era in uno stato di grazia e non ha sbagliato praticamente nulla nei due set disputati, vincendoli entrambi e facendosi breakkare solamente una volta dal serbo. Ad ora Medvedev sembra l’unico giocatore che può dare filo da torcere, almeno sul cemento, a Djokovic e si è dimostrato ancora una volta la sua bestia nera, dopo che fu lui a negare il sogno Grande Slam nel 2021 proprio a Nole strappandogli la finale dell’Us Open.
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In queste ore, però, Djokovic giocava un’altra partita, anche se non sul campo. Era infatti in attesa della risposta da parte del governo americano sulla possibilità di una deroga per entrare negli Stati Uniti per disputare i due Master 1000 non essendo vaccinato. Il senatore Rick Scott ha dichiarato su Twitter che la Homeland Security ha rifiutato la richiesta di deroga al vaccino di Djokovic, che gli avrebbe permesso di giocare sia a Indian Wells che a Miami, dal 19 marzo al 2 aprile.
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Gli Usa hanno esteso fino all’11 maggio l’obbligo di vaccinazione per chi proviene dall’estero. Nessun rischio di una sua mancata partecipazione, quindi, all’appuntamento decisamente più atteso, lo Us Open, in programma a settembre.