Alimentazione, mercurio nel pesce: le specie più consumate

Il pesce fa bene, ma non tutto! Se esageri con questo potresti stare male, evita di assumerli più di una volta la settimana onde evitare gravi problemi

Tonno
Tonno (foto pixabay)

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Tutti conosciamo i benefici del pesce, fonte di proteine nobili ed Omega-3, ma non tutti sanno che a volte il pesce non fa bene come sembra. La colpa ovviamente non è dell’alimento in se stesso ma come al solito dell’inquinamento dei mari causato dall’uomo, in particolare quello da mercurio, un metallo pesante troppo presente nei nostri oceani che finisce inevitabilmente anche nei pesci. Alcuni tuttavia ne accumulano decisamente troppo rendendo la loro assunzione addirittura pericolosa, ecco quali evitare.

Tonno, sgombro e pesce spada, solo una volta ogni tanto, non immaginerete mai quanto mercurio possono contenere!

pesce spada
pesce spada (foto pixabay)

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Tra i tipi di pesce contenenti più mercurio ci sono proprio alcuni di quelli maggiormente apprezzati e consumati, parliamo del tonno, dello sgombro e de pesce spada. Queste tipologie di pesce, essendo predatori, tendono ad accumulare più mercurio che altri, soprattutto il famigerato tonno, pesce molto longevo e che nella sua esistenza ha quindi modo di accumulare grandissime quantità di questo metallo velenoso.

Bisogna quindi assolutamente ridurre il consumo di queste specie, variando la nostra dieta e scegliendo pesce più “povero” quando possibile. Gli esperti, infatti, consigliano di assumere tonno o pesce spada al massimo una volta la settimana, anche meno se possibile.

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Non è comunque il caso di spaventarsi ed eliminare del tutto questo alimento dalla dieta, il pesce è infatti importantissimo per il nostro organismo e sul banco del supermercato le alternative per bontà e salubrità non mancano assolutamente.

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