Mercoledì sera i nerazzurri ospiteranno il Porto nell’andata degli ottavi di finale di Champions League: la qualificazione vale anche per il futuro
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La vittoria sofferta contro l’Udinese ha riportato un po’ di sereno in casa Inter dopo i risultati altalenanti in campionato. Lo 0-0 di settimana scorsa contro la Sampdoria e il litigio tra Barella e Lukaku avevano fatto intravedere qualche crepa nella squadra che in tutta la stagione non è mai riuscita a dare la giusta continuità che, di fatto, non le ha consentito di poter rimanere in scia del Napoli, che rimane sempre a -15.
Ora però è arrivato il momento della verità. Mercoledì sera i nerazzurri ospiteranno il Porto nella gara d’andata degli ottavi di Champions League: una partita che vale un bel pezzo di stagione. Già, perché se la squadra di Inzaghi è stata balbettante in Serie A, questo non si può dire nelle coppe: il passaggio nel gruppo di ferro con Bayern Monaco e Barcellona è stato inaspettato quanto entusiasmante e anche in Coppa Italia l’Inter è nuovamente in semifinale. Ora però serve la conferma in campo europeo, contro una formazione complessa da affrontare, ma alla portata.
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Il doppio confronto con i portoghesi non vale solamente per il prestigio europeo, ma anche per le casse del club: la qualificazione ai quarti di Champions vale 20 milioni di euro. Ossigeno puro per la società che, come risaputo, non naviga in acque tranquille. Per questo lo scontro diretto ha una duplice importanza, per questa stagione e anche per la prossima.
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La somma garantirebbe infatti di evitare magari qualche cessione eccellente e di pensare di imbastire rinnovi dei propri top player come Calhanoglu, Bastoni e Dzeko. A questo però ci si penserà con calma, ora serve tornare nelle migliori otto d’Europa, cosa che non accade dal 2011, anno successivo al triplete.