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Moto GP

MotoGP, il retroscena su Marc Marquez è da brividi: è successo veramente

MotoGP, il retroscena su Marc Marquez svelato solo poche ore fa: parole da brividi, ecco che cosa è successo.

Marc Marquez (screen Instagram)

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Marc Marquez è tornato in pista in grande stile dopo anni di stop forzati a causa delle quattro operazioni subite nelle ultime due stagioni. Proprio questo è il tema centrale della docu-serie “All In”, promossa da ‘Amazon Prime’ in cui si parla del dramma di Marquez, che ha pensato di ritirarsi a 29 anni finché non è stato assistito e operato da Joaquín Sánchez-Sotelo, chirurgo della Mayo Clinic in Minnesota che lo ha rimesso al 100%.

Lo stesso medico ne ha parlato in questa lunga intervista: “Marc giunse da me dopo 3 operazioni sostenute da medici di alto livello. Tuttavia, aveva ancora problemi di mobilità che non riuscì a risolvere col tempo, tra cui il controllo della moto in curva e in frenata. Inoltre, non riusciva a bloccare il braccio. Dopo una serie di consulti, ha deciso che voleva operarsi nuovamente e siamo andati negli Stati Uniti, dove servivano strutture all’avanguardia e molta esperienza.”

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MotoGP, il retroscena su Marc Marquez: parla il chirurgo

“L’operazione che doveva sostenere è rara, all’anno se ne fanno una o due perché quasi tutti i pazienti si adattano al problema; lui non poteva, per questo era necessario che risolvesse definitivamente e tornasse come prima. Abbiamo sfruttato la tecnica dello specchio, sfruttando la particolarità del corpo umano che è molto simmetrico: abbiamo scansionato il lato sano e il computer ha creato un’immagine speculare, poi stampata in 3D, così da vedere l’osso originale per capire come intervenire per ricostruirlo.” 

”L’intervento è riuscito e lui possiede due caratteristiche molto positive: si fida del parere dei professionisti e mette tantissima dedizione in quello che fa. Si impegna al massimo”.

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“Si è convinto subito ad operarsi quando ha visto l’immagine 3D dei due omeri: ha capito che per risolvere avrebbe dovuto sostenere l’ennesima operazione e non ci ha pensato due volte. Abbiamo pianificato tutto con estrema cura e attenzione. La notte prima dell’operazione non ho chiuso occhio; pensavo: ‘Oh mio Dio, spero che tutto vada bene’.

Stefano