Tennis, qual è il grande problema di Jannik Sinner: la rivelazione spaventa i tifosi

Non è bastata l’ultima vittoria nell’ATP 250 di Montpellier, c’è un grosso ostacolo per l’altoatesino da superare nei tornei di maggior rilievo

Sinner
Sinner (foto instagram)

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Un vero fuoriclasse nell’ultima apparizione in quel di Montlellier, dove Jannik Sinner ha brillato conquistando la finale e bruciando gli avversari. Un torno di meno a causa dell’improvviso forfait di Fucsovics ma nel complesso un torneo conquistato sul campo a suon di prestazioni, dimostrando una maturità tattica e nervi saldi nella finale stravinta per 7-6, 6-3 contro Maxime Cressy. A quanto pare però non basta questo per mordere anche nei grandi slam, lo ha rivelato Paolo Bertolucci, ecco quali sono i problemi del ragazzo d’oro d’Italia.

Sinner non soffre la pressione ma ha tanto da lavorare sul servizio e nei game di risposta! E se lo dice Bertolucci…

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Sinner (foto instagram)

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Una vera punta di diamante nel tennis italiano, soprattutto dopo l’ultima partita che ha riportato in alto Jannik Sinner, precisamente a quota 14 del ranking ATP, con gli occhi puntati alla riconquista della top 10 gia in questo 2023. Sicuramente uno dei talenti più puri della scuderia italiana ma a quanto pare ancora acerbo, la giovane età è pero un suo grosso punto a favore, il tempo c’è ed il tennista potrebbe arrivare davvero in alto migliorando alcuni aspetti.

Servizio e continuità nei game di risposta sono i suoi punti deboli, almeno questo è quello che pensa Paolo Bertolucci, ex tennista e adesso commentatore sportivo. A quanto pare la grande completezza tecnica ed il sangue freddo dell’altoatesino non bastano per competere con i mostri sacri di questo sport presenti nei tornei maggiori. Per arrivare in alto ci sarà da lavorare molto ma una base di partenza così è sicuramente un valore aggiunto.

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Sicuramente ci sarà da lavorare ma la vittoria a Montpellier non poteva arrivare in un momento migliore, dopo gli ottavi di finale dell‘Australia Open, la conquista di un ATP 250 era quello che serviva per tornare in pista e soprattutto in corsa per risalire la classifica. Un talento puro che nessuno mette in discussione e che fa sembrare sempre di più tutto nelle sue mani il futuro del tennis italiano.

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