Questioni da risolvere in casa Red Bull, la situazione interna tra piloti spaventa i manager della scuderia vincitrice dell’ultimo mondiale
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Nessun problema per la Red Bull, o quasi. In questo momento sembra infatti tutto andare per il verso giusto per la scuderia di Milton Keynes, la presentazione della nuova monoposto è avvenuta in quel di New York e le indiscrezione sui test al simulatore fanno davvero ben sperare, nonostante le limitazioni imposte dalla questione legata al Budget Cap. Tutto a gonfie vele quindi? Non proprio, visto che c’è un aspetto che è già costato caro alla casa e che per il prossimo anno andrà risolto.
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Dopo la presentazione dell’ultimo lavoro ingegneristico di Adrian Newey c’è stato spazio anche per la fatidica domanda sul rapporto con il suo compagno, posta a Sergio Perez, che ha scaturito una risposta che ha lasciato interdetti i fan e la stampa, sembra aver dissimulato in parte il messicano facendo trapelare che la questione è tutt’altro che risolta.
Queste le parole del secondo pilota di Red Bull: “La cosa importante è lavorare per la squadra, non è una cosa che riguarda Max o me, dietro c’è gente che lavora notte e giorno per noi e non possiamo non considerarlo. Da parte mia sto comunque lavorando molto per fare ancora un passo avanti in questa stagione“.
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Nessuna conferma di pace è arrivata, solo un apparente “patto di non belligeranza” che per il momento potrebbe bastare alla Red Bull che, a causa delle diatribe tra i due, ha perso già il secondo posto della classifica piloti lo scorso anno. Staremo a vedere, soprattutto se e quanto durerà l’armistizio, una questione monitorata attentamente anche dalla stessa scuderia.