La sconfitta nel derby contro l’Inter ha peggiorato notevolmente le cose in casa rossonera: il Diavolo è ora al sesto posto in classifica
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Secondo derby perso in meno di un mese e terza sconfitta consecutiva in campionato. Il periodo nero del Milan continua e, vedendo le prestazioni, sembra complesso trovare una via d’uscita nell’immediato. Nonostante il ko contro i nerazzurri sia stato di misura, per quello che si è visto sul campo la differenza è stata decisamente più ampia: il cambio di modulo adottato da Pioli (3-5-2) non ha portato i frutti sperati e, specialmente nel primo tempo, i rossoneri sono stati in costante balia della squadra di Inzaghi.
Il blocco del Milan sembra mentale. Mai negli ultimi tre anni la squadra di Pioli aveva avuto un momento così difficile e ora fatica a trovare la via d’uscita. La disfatta in Supercoppa Italiana, l’eliminazione in Coppa Italia contro il Torino a San Siro e poi le due sconfitte umilianti contro Lazio e Sassuolo avrebbero dovuto un’ulteriore spinta in più per il derby, cosa che invece non si è intravista. A preoccupare poi ci sono anche le questioni extracampo con un Leao ai margini anche a causa della questione rinnovo e uno spogliatoio che non sembra unito come un tempo.
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Di certo pesano le assenze, soprattutto quella di Mike Maignan: Tatarusanu in questo periodo in cui ha sostituito il francese è stato tutt’altro che impeccabile, ma intorno a lui si è creato un clima eccessivamente ostile sia da parte della critica, sia, come si nota, da parte dei compagni. Va detto che il rumeno è stato il migliore del Milan nel derby, rendendosi protagonista di una grande parata in apertura di match su Lautaro.
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Questo però, evidentemente, non è bastato a riportare il sereno con lo spogliatoio. Impazza sul web un’immagine in cui, al minuto 80, Tata sbaglia un’uscita (forse l’unico errore della sua partita) e in sei (Saelemaekers, Kjaer, Krunic, Thiaw, Theo e Tonali) se la prendono con lui. L’estremo difensore ha sicuramente delle colpe per gli sbagli commessi nelle partite precedenti, ma giocare senza la fiducia dei propri compagni non è per niente facile.