Il tennista ligure è alle prese con un problema al piede che non gli ha consentito di essere al 100% agli Australian Open e ora spera di recuperare presto
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Il 2023 per il tennis italiano non è iniziato nel migliore dei modi. Gli azzurri impegnati nell’Australian Open, infatti, hanno deluso le aspettative, uscendo dallo slam in modo prematuro e contro avversari abbordabili. L’unico che ha fatto un percorso che può essere considerato buono è Jannik Sinner, uscito agli ottavi di finale per mano di Stefanos Tsitsipas al quinto set. Il greco poi è riuscito ad arrivare fino in finale dove non è riuscito a superare l’enorme scoglio chiamato Novak Djokovic.
Fognini si espone sui big three: “Ecco perché è il più forte…”
Decisamente peggio sono andati Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini, entrambi usciti al primo turno rispettivamente contro Harris e Murray al quinto set. Ko alla prima apparizione anche per Fabio Fognini che ha ceduto contro il padrone di casa Kokkinakis. Il tennista ligure ha però lamentato un problema al piede che lo ha limitato durante l’arco del match e lo ha costretto a fermarsi ora per alcune settimane. Il suo obiettivo è ovviamente quello di essere al massimo della forma per la stagione sulla terra, la superficie che più gli si addice.
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Il tennista italiano, quello più esperto tra gli azzurri, ha rilasciato di recente un’intervista al Corriere della Sera, nella quale gli è stato chiesto chi fosse per lui il migliore dei “big three“, ossia Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Fognini non ha dubbi a riguardo: “Nole è sicuramente il migliore tra i tre, numeri alla mano. E’ difficile trovare un aggettivo che gli possa calzare a pennello: l’anno scorso non ha giocato due slam e quattro Master 1000 ma è riuscito a qualificarsi lo stesso per le Finals”.
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Poi aggiunge: “E’ anche quello meno amato dei tre, ma di certo sono tutti delle leggende che hanno segnato almeno 15 anni del tennis: hanno monopolizzato il circuito”.