Dopo i 15 punti tolti alla Juventus dalla Corte Federale d’Appello per il caso plusvalenze, ora un’altra società è a rischio sanzione
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Il campionato di Serie A sta ancora facendo i conti con la penalizzazione inflitta alla Juventus lo scorso 22 gennaio:15 punti la pena decisa dalla Corte Federale d’Appello per l’inchiesta plusvalenze che ha fatto crollare la squadra bianconera dal terzo al tredicesimo posto in classifica. Dopo le motivazioni che sono state rese note in settimana, la società torinese ha subito dichiarato di procedere con il ricorso. Nessun altro club è stato invischiato in questa inchiesta.
Stipendi da pagare entro metà febbraio: squadra a rischio penalizzazione
In attesa dell’esito definitivo del processo, la classifica di Serie A è stata stravolta. La corsa Champions è più ricca che mai e anche il settimo posto ora, ultima posizione per centrare l’Europa, è l’obiettivo di molte squadre che fino a poche settimane fa pensavano di aver, di fatto, chiuso anticipatamente il campionato una volta raggiunta la salvezza matematica. Ma adesso, per un motivo che esula dall’inchiesta plusvalenze, c’è un altro club che rischia di essere sanzionato: si tratta della Sampdoria.
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Se oggi, giovedì 2 febbraio, il socio di maggioranza (la famiglia Ferrero) non effettuerà la prevista e necessaria ricapitalizzazione (fra i 35 e i 50 milioni) per mettere in sicurezza la società sino a fine stagione, scatterà ufficialmente l’allarme. L’obbligo è quello di recuperare circa undici milioni entro il 16 febbraio, così da saldare gli stipendi dei tesserati relativi al quarto trimestre 2022 ed evitare una penalizzazione in classifica.
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Quasi obbligato è l’intervento delle banche che devono sono l’ultima ancora di salvataggio del club blucerchiato, incapace di trovare liquidità dal mercato invernale. Il tempo però è poco e la Samp è sempre più vicina al baratro.