Dopo la pesantissima sconfitta interna della Juventus per 0-2 contro il Monza, Allegri in conferenza stampa si è lasciato andare a qualche frecciatina rivolta ai suoi giocatori. Ecco chi sono i bersagli delle critiche.
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È un’altalena di emozioni la stagione della Juventus. L’anno è iniziato sicuramente male con diverse sconfitte e pareggi in campionato contro squadre assolutamente alla portata dei bianconeri. L’estromissione dalla Champions in un girone tutt’altro che infattibile hanno dato un mezzo colpo di grazia. Ma alla fine di ogni tempesta spunta sempre il sole: infatti la Vecchia Signora si è rialzata dalle cadute vincendo 8 partite consecutivamente senza incassare nemmeno un gol. Dopo un periodo lungo di sole però, ecco di nuovo che spunta la tempesta: l’inchiesta Prisma ha colpito la Juventus penalizzandola di 15 punti e facendola crollare dal secondo al decimo posto in classifica. Infine la sconfitta interna di ieri contro il Monza per 0-2 ha rimesso sulle ginocchia la formazione di Allegri.
Durante la conferenza stampa post-partita, Allegri si è lasciato andare a critiche velate ma non troppo verso alcuni suoi giocatori. Il mister toscano infatti ha affermato “Lo so che noi dobbiamo pensare a lavorare sul campo, chi non è in grado di fare questo sta fuori”. Questa è una chiara critica verso Kostic e Paredes, i due giocatori rimasti negli spogliatoi a fine primo tempo dopo delle prestazioni veramente poco brillanti, per usare un eufemismo.
Eppure non sono gli unici due calciatori a cui il tecnico si riferiva. Il tecnico infatti ha ribadito che non gli è piaciuto l’atteggiamento anche di altri giocatori sia in questa che nelle scorse due partite.
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Con ogni probabilità le frecciatine erano rivolte ad Alex Sandro, rimasto in panchina per la totalità del match contro il Monza e per Bremer, difensore che sta performando sotto gli standard a cui ha abituato con il Torino.
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Infine, sempre durante la conferenza stampa, Allegri ha rimarcato altri due aspetti da considerare. Il primo riguarda un possibile ritiro della Juventus per far schiarire le idee ai giocatori. Il secondo riguarda il discorso salvezza: il toscano infatti afferma che la sua rosa deve prima pensare a racimolare i 40 punti necessari per essa, e poi pensare al resto.