Lewis Hamilton in lacrime dietro un capannone, quello che è venuto fuori sul suo passato ha lasciato tutti senza parole
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A quanto pare nonostante attualmente Lewis Hamton sia uno degli sportivi più conosciuti, vincenti e pagati al mondo, nel suo passato aleggiano fantasmi che hanno lasciato il segno e che il pilota ha deciso di raccontare apertamente per far si che qualcosa posa cambiare. Il pilota lo ha fatto in un intervista a cuore aperto rilasciata per il podcast “On purpose” e quello che è venuto fuori ha davvero dell’incredibile, ecco cosa era costretto a subire fin dall’età di 6 anni.
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Un racconto davvero toccante che ha aperto all’infanzia difficile del 7 volte campione del mondo, soprattutto per quel che riguarda il periodo tra i banchi di scuola che, a detta del pilota, è stato il più difficile di tutta la sua vita ma anche quello che lo ha spinto a diventare la persona che è oggi.
Questi alcuni dei passaggi chiave della toccante intervista: “all’epoca eravamo forse solo 3 bambini di colore in tutta la scuola e i grandi si accanimento con me tutti i giorni, non era solo violenza psicologica, volavano pugni ad ogni occasione insieme ad oggetti, spesso mi lanciavano delle banane ed usavano quella parola che inizia per “N” con tale noncuranza. Anche gli insegnanti non aiutavano, mi dicevano che non avrei mai concluso nulla ed io mi nascondevo dietro alcuni capannoni a piangere, non ho mai detto niente ai miei per non sembrare debole. Ancora oggi succedono episodi simili, mio padre mi ha sempre detto di lasciar parlare la pista e cosi ho fatto, devo anche ringraziarli per avermi fatto diventare quello che sono”.
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Parole davvero toccanti che aprono ad un mondo dietro l’immagine forte e vincente del pilota, un passato che speriamo possa essere solo un ricordo lontano anche se, in molte zone del mondo, avvenimenti come questo sono ancora all’ordine del giorno e non tutti sono in grado di reagire così come ha brillantemente fatto Lewis Hamilton.