Dopo la pesantissima penalizzazione di 15 punti inflitta per l’inchiesta plusvalenze la Juventus potrebbe rischiare ancora
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La pesantissima sentenza emessa dalla Corte Federale d’Appello ha messo in ginocchio la Juventus. I 15 punti di penalizzazione comminati per l’inchiesta plusvalenze ha fatto crollare la squadra bianconera dal terzo al decimo posto in classifica, molto distante dalla zona Europa. Massimiliano Allegri ha predicato calma, mentre la nuova dirigenza ha confermato la propria volontà di presentare ricorso contro una sentenza che ai bianconeri pare esagerata. Nei prossimi giorni verranno rese note le motivazioni da parte della Corte.
Sul campo la Juventus dovrà provare a mettere da parte i problemi esterni e cercare di scalare posizioni nelle prossime settimane per cercare di ridurre lo svantaggio con le squadre che la precedono in zona Europa. Di certo la Vecchia Signora dovrà puntare anche alla Coppa Italia e all’Europa League che sono sicuramente due percorsi alternativi per cercare di raggiungere la qualificazione alle coppe europee per la prossima stagione, che significherebbe prestigio e soprattutto risorse economiche di cui la società ha estremamente bisogno.
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La penalizzazione riguardante l’inchiesta plusvalenze, però, potrebbe non essere la sola. A far tremare i tifosi juventini sono le parole dell’avvocato Mattia Grassani, esperto di diritto sportivo: “Il -15 non se lo aspettava nessuno, ma non è detto che questa sia l’unica sanzione. La procura federale ha un altro fascicolo per un altro filone, quello più scivoloso e più delicato, sulle quattro mensilità della stagione Covid 2020. Se Chinè porterà a processo la Juve e i suoi dirigenti con un nuovo deferimento potrebbero arrivare altri punti di penalizzazione“.
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Parole tutt’altro che rassicuranti e che potranno trovare dei riscontri solamente nelle prossime settimane. Quello che è certo è che l’inchiesta legata alla manovra stipendi e alle accuse di falso in bilancio è totalmente esterna a quella delle plusvalenze.