Proseguono gli Australian Open, il primo Slam della stagione: già dai primi turni tante sorprese con eliminazioni eccellenti
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Quarta giornata e secondo turno completato per quanto riguarda gli Australian Open. Nel primo Slam della stagione non sono assolutamente mancati i colpi di scena con eliminazioni eccellenti già nei primi match. Berrettini, Nadal, Zverev e Ruud sono sicuramente le vittime più illustri di queste prime partite. A questi si aggiunge anche l’assenza del numero 1 del mondo Carlos Alcaraz: per questo motivo potrà essere sicuramente un torneo all’insegna della sorpresa, con tanti outsider che ora puntano a fare molta strada nella manifestazione.
Nella giornata di giovedì è sceso nuovamente in campo Novak Djokovic. il serbo, attualmente numero 5 del mondo, si è trovato di fronte il francese Enzo Couacaud, numero 191 del ranking. Un impegno molto semplice sulla carta per il nove volte vincitore degli Australian Open che nel primo turno si era sbarazzato in tre set dello spagnolo Carballes Baena. Dopo un primo set in scioltezza, vinto 6-1, il serbo ha avuto diverse difficoltà nel secondo, arrivando fino al tie-break, poi addirittura perso per 7-5. Da sottolineare che Nole ha anche accusato un problema alla coscia ed è stato costretto a lasciare momentaneamente il campo per tornare poi con una vistosa fasciatura.
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Dal terzo set però il campione serbo è nuovamente tornato ai suoi livelli e ha di fatto distrutto l’avversario con un sono 6-2, 6-0 nei due set decisivi. Djokovic è apparso comunque innervosito durante l’arco del match specialmente nei confronti di un tifoso che l’ha beccato costantemente. Il serbo si è lamentato furiosamente contro l’arbitro, colpevole, secondo lui, di non prendere provvedimenti con il fan esagitato.
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“È tutta la sera che mi sta provocando – ha urlato Djokovic al direttore di gara – Quel tipo è ubriaco marcio. È qui soltanto per provocare, dal primo punto, non per vedere una partita di tennis. Vuole solo entrare nella mia testa. L’avrai sentito almeno 10 volte, io l’ho sentito 50. Cosa vogliamo fare? Perché non chiami la sicurezza e lo fai cacciare?”.