Mancano meno di due mesi all’inizio del nuovo Mondiale di Moto Gp che prenderà inizierà in Portogallo a marzo: Pecco Bagnaia è il vincitore uscente
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Mancano meno di due mesi all’inizio della nuova stagione di Moto Gp con la prima gara in programma a marzo in Portogallo. Caccia a Pecco Bagnaia, detentore del titolo, con Fabio Quartararo, Joan Mir e Marc Marquez che su tutti, cercheranno di togliere lo scettro al pilota torinese della Ducati. La speranza è però anche quella che in questo 2023 la Moto Gp possa tornare ad avere l’appeal perso durante le ultime stagioni.
Nuovi circuiti in nuovi Paesi: così si risolleverà la Moto Gp?
Gradualmente negli anni lo sport sulle due ruote ha visto perdere molti spettatori. Emblematico è il dato del Mugello, passato dai 150.000 spettatori nel weekend all’epoca di Valentino Rossi fino ai 70.000 di quest’anno. La Dorna si è accorta da tempo di questo calo di interesse nei confronti della classe regina delle Moto e sta cercando in tutti i modi di recuperare quell’appeal di un tempo. Ad ora la volontà è stata quella di puntare a introdurre nuovi circuiti in alcuni Paesi del mondo dove le Moto sono una religione, come ad esempio nel sud-est asiatico. Nel 2018 è stato aggiunto il Gp della Thailandia, mentre nel 2022 quello dell’Indonesia.
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In questa espansione in altre latitudini del mondo ci sono stati anche dei fallimenti come ad esempio quello del Gp della Finlandia che avrebbe dovuto esordire nel 2018 e poi, per varie vicissitudini, non ha trovato ancora modo di entrare nell’elenco. Il 2023 sarà l’anno del primo Gp del Kazakhistan, mentre nel 2024 toccherà all’Ungheria.
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Quello che è ormai appurato è che la nascita di questi nuovi circuiti abbia la sola e unica motivazione di attrarre nuovi spettatori alla Moto Gp, sacrificando magari altre piste storiche come quella di Laguna Seca. Questi nuovi tracciati sono tutti molto simili, piatti e monotoni. Se sarà la decisione giusta solo il tempo lo dirà, ma certamente lo spettacolo potrebbe giovarne meno.