Non solo Honda ma anche Yamaha sembra esse scossa dalle polemiche interne, il dominio Ducati spaventa i piloti, dichiarazioni sconcertanti
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Comincia sicuramente ad alzarsi la pressione in vista dell’inizio del prossimo mondiale di MotoGP, i primi a sentirla sulle loro spalle sono senza dubbio i piloti, soprattutto i leader di sempre e dell’ultima stagione che tra vittorie sfiorate, arrivate o ritorni a pieno regime, vogliono tutti dare dimostrazione della loro tecnica che, per essere espressa al meglio, ha però inevitabilmente bisogno della massima assistenza del proprio team. Al riguardo ha parlato anche Fabio Quartararo in un’intervista rilasciata per Motorsport-Magazin.com dove sono venute fuori tutte le sue preoccupazioni sul futuro ma anche il lato dominante del suo carattere che abbiamo conosciuto in pista.
Una personalità vincente quella di Fabio Quartararo venuta fuori soprattutto nell’ultimo mondiale dove solo contro tutti ha dominato a lungo la scena. Per molti è stato il suo il maggior talento espresso in pista, nonostante il mondiale gli sia stato sfilato da Pecco Bagnaia “colpevole” di aver avuto però troppi vantaggi dalla sua.
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Desiderio di rimanere annoverato tra le leggende di questa disciplina espresso da Quartararo ma per poterlo raggiungere bisognerà ripartire subito alla grande cosi come è stato nel mondiale 2022. Proprio al riguardo però sono tanti i dubbi del pilota che non sembra sentirsi preoccupato delle molte Desmosedici in pista quanto della sua attuale moto non ancora ai livelli dei prototipi Ducati.
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Queste le parole del Francese che non entusiasmano i tifosi: “2 o 3 anni fa eravamo leader in curva ma adesso non è più cosi, abbiamo perso quel vantaggio e adesso siamo costretti a spingerci all’estremo. E’ una situazione stressante e per questo abbiamo bisogno di fare progressi per il futuro, io me lo auguro, sono rimasto qui proprio perché credo che la Yamaha possa offrirmi le migliori possibilità”.