Dopo il trionfo di Pecco Bagnaia nel Mondiale 2022 a marzo inizierà la nuova corsa al titolo: lo spettacolo sarà come sempre assicurato
Grande attesa e fermento per l’inizio del Mondiale 2023 di Moto Gp che prenderà il via a marzo con la prima gara calendarizzata in Portogallo. Tanti saranno i piloti pronti a spodestare Pecco Bagnaia e la Ducati, trionfatori del Mondiale 2022. Il centauro torinese è riuscito a conquistare il suo primo titolo in Moto Gp, il secondo a livello complessivo dopo la vittoria in Moto 2 nel 2018, dopo una grande rimonta ai danni di Fabio Quartararo, culminata nell’ultima gara di Valencia. Dopo i successi del pilota francese nel 2021 e dello spagnolo Mir nel 2020, si tratta del terzo vincitore diverso negli ultimi tre anni nella classe regina delle due ruote.
Questo per sottolineare come l’equilibrio continui ad essere il denominatore comune e lo spettacolo, anche per la stagione pronta ad incominciare, sarà assicurato. Oltre ai piloti che si sono contesi il titolo l’anno passato, il 2023 sarà anche l’anno del ritorno in pista a tutti gli effetti di Marc Marquez, che finalmente sembra aver messo alle spalle tutti i problemi fisici che l’hanno ostacolato negli ultimi anni.
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La Moto Gp è sicuramente uno sport molto costoso e anche entrare a far parte del novero delle scuderie sulla griglia di partenza è molto complesso. Ne sa qualcosa Sito Pons che voleva tornare nella classe regina con la sua Pons Racing, ma ha trovato la strada sbarrata: “Abbiamo avuto molte discussioni sulla MotoGP con il CEO di Dorna Carmelo Ezpeleta – ha spiegato – Gli abbiamo chiesto ufficialmente se potevamo tornare in MotoGP, mi lui è stato categorico nel dire che vuole una casa costruttrice e al momento non intende ingaggiare altri team satellite”.
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Pons, la cui scuderia partecipa alla Moto 2, aveva garantito di avere tutte le risorse necessarie. “Per fare le cose per bene servono circa dieci milioni di euro, la differenza con la Moto2 non è enorme”, ha rivelato. Questo perché, secondo il manager, la Dorna paga ogni squadra privata fino a 7 milioni di euro l’anno. Quindi un team MotoGP privato non costa eccessivamente più di un team Moto2 di due piloti, che richiede un budget dai 2,5 ai 3 milioni di euro.