Spariscono cifre importanti per lo sviluppo delle monoposto, Ferrari a rischio per il mondiale 2023
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Continuano i guai in casa Ferrari con il mondiale 2023 che è ormai alle porte, la scuderia di Maranello vorrebbe tornare subito a competere per la vittoria ma la sorte avversa sembra non finire più. Questa volta a mettere i bastoni fra le ruote sono gli sponsor, addio da due dei partner commerciali e battaglia legale in vista per una presunta violazione degli accordi commerciali. Intanto aumentano però le preoccupazione perché le cifre che verrebbero a mancare in vista del 2023 sono davvero assurde!
Ferrari fa -55milioni di dollari, duro colpo per la scuderia in vista del 2023
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In questo momento bisognerà dar fondo a tutte le energie ma anche a tutte le risorse economiche per cercare di recuperare il gap con la Red Bull ma forse anche quello creatosi in sordina con la Mercedes. Il 2023 sarà l’anno della riscoperta oppure si tornerà nel baratro, anche la sorte però non aiuta le rosse.
A dare l’addio alla Formula1, dopo solo un anno dalla loro comparsa, sono state la società di criptovalute Velas, il cui nome figurava a caratteri cubitali sugli alettoni delle F1-75, e la piattaforma mobile Snapdragon, col logo visibile sull’halo delle rosse. Due entrate da 30 e 25 milioni di dollari sparite nel nulla e che avrebbero fatto comodo per sviluppare la vettura del 2023.
Altra brutta gatta da pelare, in meno di due mesi bisognerà trovare ben due sponsor di spessore per coprire il buco lasciato dai precedenti. Se per quanto riguarda Snapdragon la rescissione è stata comunque consensuale, per quel che riguarda Velas le cose potrebbero complicarsi perché a scaturire la recessione sarebbe stato un mancato adempimento degli accordi contrattuali da parte di Ferrari.
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Nel particolare la casa di Maranello non avrebbe concesso alla società di criptovalute l’emissione di NFT, dimezzando di fatto il valore economico del contratto stabilito. A riportare la notizia è stato RacingNews365 e da quanto appreso per il futuro la Ferrari potrebbe dover partecipare anche ad una dura battaglia legale. Oltre il danno anche la beffa quindi in un 2023 che sembra accendersi fin da subito per il cavallino rampante