La camminata veloce si rivela particolarmente efficace per la salute. Secondo un nuovo studio, riduce i rischi di tumore: ecco come e perché.
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Camminare fa bene e questo è ormai assodato e appurato da tempo, eppure un nuovo studio rivela che potrebbe addirittura fare meglio del previsto. Secondo un nuovo studio inglese con dati raccolti tra il 2013 e il 2015 su ben 79mila persone, il risultato ha portato a conclusioni davvero incredibili: su 10mila passi compiuti al giorno, il rischio di contrarre il tumore diminuisce di gran lunga già ogni 2mila passi: se in questo primo step la percentuale si abbassa del 10%, per la demenza senile si parla di circa il 50%.
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La camminata sembra essere il giusto compromesso per poter stare bene: riuscendo a compiere 80-100 passi al minuto, i benefici aumentano del 35%, dunque si riduce di gran lunga il rischio di mortalità. Una media di 2400 ai 3000 passi al giorno a ritmo elevato (la classica camminata veloce) possono bastare come elisir di lunga vita.
Ovviamente è tutto riferito alle proprie possibilità: è chiaro che un uomo anziano non potrà mai avere il passo e il ritmo di una persona decisamente più giovane, ma è altrettanto vero che spingere l’asticella verso un ritmo ‘personalizzato’ e improntato alla normale camminata da passeggio, costituisce un vantaggio a tutti gli effetti.
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Dunque, la camminata sostenuta è sicuramente il miglior modo non solo per migliorare la propria condizione ma anche per avere un’aspettative di vita più lunga: vedere per credere…