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Calcio Estero

Premier League, il Fair Play finanziario non esiste: gli acquisti di Gennaio

Qualunque squadra d’Europa non potrebbe vincere un’asta contro i top team della Premier League. Il Fair Play finanziario infatti risulta molto diverso rispetto a quello presente nelle altre nazioni. Gakpo, Mudryk e Nkunku sono solo esempi avvenuti nel calciomercato di Gennaio.

Premier League (foto da Canva)

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Non bisogna inventarla né costruirla da zero: la Super Lega esiste già ed ha il nome di Premier League. Mancano ancora alcuni giorni all’apertura ufficiale del calciomercato invernale ma diverse squadre inglesi già hanno piazzato colpi ingentemente onerosi. Solamente il PSG e forse il Bayer Monaco si avvicinano alla dimensione anglosassone. La vera differenza però non sta nelle top di campionato bensì nei team di basso\medio rango. Facciamo un esempio: il Newcastle, tralasciando il fatto che sta vivendo una stagione mozzafiato e risiede terzo in Premier League, può essere paragonato tranquillamente ad un nostro Torino o Sassuolo. Avete mai visto queste ultime due squadre fare acquisti di 40, 50 o 60 milioni? No. Eppure il Newcastle solo lo scorso anno ha acquistato Isak per 70 milioni e Botman per circa 40. In Europa non c’è competizione.

Premier League, il Fair Play finanziario non esiste: gli acquisti di Gennaio

Non c’è da stupirsi se allora il Liverpool acquista Gakpo dal Psv (capocannoniere in Olanda ed autore di un magnifico Mondiale) per una cifra intorno ai 50 milioni quando solamente quest’estate si è accaparrato le prestazioni di Nunez per 80 milioni.

Cody Gakpo (foto dal profilo ufficiale Instagram del giocatore)

Quindi non c’è da stupirsi se l’Arsenal vede in Mudryk, centrocampista dello Shaktar Donetsk, il prossimo fenomeno mondiale ed offre 40 milioni più venti di bonus alla squadra ucraina. Ed infine non c’è da meravigliarsi se il Chelsea chiude una trattativa lampo con il Lipsia per il prelevamento di Nkunku, un operazione che vale 66 milioni.

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Già, non dobbiamo stupirci più di nulla. Possiamo solo rimanere impassibili a guardare tali formazioni che fanno il bello ed il cattivo tempo in fase di calciomercato sia estivo che invernale. Comprare un giocatore ad una cifra spropositata, il quale poi non da i frutti desiderati, rivenderlo a molto meno e ricominciare il loop, ormai è prassi.

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Che il calcio ormai giri attorno al mondo del business e dei soldi è una pura e mera verità. Sarebbe bello però giocare tutti ad armi pari. 

Nicolo De Francesco