L’Argentina campione del mondo è sbarcata a Buenos Aires: ad accoglierla un paese intero in festa che si è riversato nelle strade della capitale
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E’ ufficialmente iniziata la festa dell’Argentina campione del mondo con il suo popolo. Nella mattinata (ore italiane) la squadra è atterrata a Buenos Aires. Il primo a scendere è stato ovviamente Leo Messi con in mano la coppa che l’albiceleste aspettava di sollevare da 36 anni, ossia da quando Diego Armando Maradona l’aveva condotta, in Messico, sul tetto del mondo. Da lì una serie di cocentissime delusioni, due finali perse e il timore da parte della Pulce di non riuscire mai a mettere in bacheca l’unico trofeo mancante.
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Dall’aeroporto l’autobus con a bordo la nazionale si è mosso molto lentamente mentre i tifosi – con in mano bandiere bianche e azzurre – hanno invaso le strade per dare il loro saluto ai giocatori. Il bus ha impiegato circa un’ora per percorrere gli undici chilometri che vanno dall’aeroporto alla sede della Federcalcio argentina, dove i giocatori sono stati accolti con fuochi d’artificio. Hanno dormito per qualche ora prima di risalire sull’autobus che li ha portati all’Obelisco e ricominciare a festeggiare.
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Durante il tour, però, si è vissuto anche un momento parecchio pericoloso: da un video trasmesso si nota come cinque giocatori argentini (Messi, Paredes, De Paul, Otamendi e Di Maria) si sono accorti all’ultimo dei fili del tram che passavano proprio sopra le loro teste.
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Gli argentini sono riusciti a schivare i cavi per pochissimo e la festa è ovviamente proseguita senza che, fortunatamente, qualcuno si sia fatto male.