Il velocista campione olimpico di Tokyo 2020 ha riprovato negli scorsi giorni il salto in lungo, ma si tratta di solo di una variazione di allenamento
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L’uomo più veloce del mondo si sta preparando per un 2023 da urlo. Marcell Jacobs è infatti al lavoro anche in questi mesi invernali sulla pista di Desenzano sotto gli occhi del suo coach Paolo Camossi. Il vincitore dei 100 metri e della 4×100 alle Olimpiadi di Tokyo ha riprovato l’emozione del salto in lungo. “Finalmente il mio username tornerà ad avere senso: crazy long jumper is back'”. La seduta ripresa, a quanto si sottolinea dallo staff di Jacobs, è solo una delle consuete ‘variazioni’ di allenamento. Niente cambio di disciplina dunque per il velocista che l’anno prossimo ha diversi obiettivi da raggiungere.
Alberto Claudani più veloce di Marcell Jacobs: ecco chi è il nuovo fenomeno
Di certo l’appuntamento più atteso è quello del Mondiale che si terrà l’anno prossimo a Budapest, l’unica cosa che manca nello straordinario palmares di Jacobs. L’intenzione è quindi quella di cogliere questa opportunità e di chiudere definitivamente il cerchio, completando il Grande Slam dei velocisti. Nel frattempo, però, Marcell, che è anche un incredibile uomo copertina, è stato impegnato nella premiazione dei “Campioni della Leonessa” all’Auditorium di San Barnaba dove sono stati premiati gli atleti della provincia di Brescia che si sono distinti nell’anno 2021/22.
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Jacobs avrebbe dovuto premiare Alberto Claudani, 19enne dello sci club Val Palot. Al suo posto, a ritirare il premio, si è però presentato il neo Presidente di Fisi Brescia Oliviero Valzelli perché il giovane sciatore si trovava tra Bormio e Santa Caterina in allenamento per la prima discesa del GPI sulla Deborah Compagnoni.
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Alberto si trova nel momento più importante della sua carriera, impegnato a scalare posizioni tra Fis e Coppa Europa e quindi anche il premio consegnato dall’uomo più veloce del mondo può passare in secondo piano.