Con il mondiale 2022 di Formula 1 andato in archivio le scuderie stanno lavorando al meglio per preparare la nuova stagione e fanno i conti con il passato
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Il Mondiale 2022 di Formula 1 è andato in archivio ormai da un mese con il secondo titolo consecutivo vinto da Max Verstappen. Il pilota olandese ha stradominato l’intera stagione ottenendo anche il record di vittorie in una sola annata. Un campionato totalmente diverso, e decisamente meno spettacolare, rispetto all’indimenticabile 2021 con SuperMax che si è laureato campione del mondo all’ultimo giro dell’ultima gara di Abu Dhabi, superando il rivale Lewis Hamilton in un Gran Premio ricco di colpi di scena e di polemiche.
Ora le scuderie sono al lavoro per preparare al meglio il 2023. La Ferrari, che ha sostituito il team principal Mattia Binotto con Frederic Vasseur, e la Mercedes andranno a caccia della Red Bull, cercando di ridurre il gap che quest’anno è parso incolmabile. La speranza, per tutti gli appassionati, è che il prossimo anno la lotta al titolo possa essere più avvincente. Il periodo invernale è anche un momento di valutazioni sulla stagione appena conclusa e certamente i team non possono non prendere in considerazione, tra le tante cose, anche i danni provocati alle vetture da parte dei piloti.
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Il portale RacingNews365 ha stilato una classifica dei piloti che più sono costati alle rispettive scuderie. Al quinto posto di questa speciale classifica troviamo Lewis Hamilton con 2,7 milioni di dollari di danni. Davanti a lui (2,8 milioni) il ferrarista Carlos Sainz. Il gradino più basso del podio va a Guanyu Zhou, autore di un incidente incredibile (fortunatamente senza conseguenze) a Silverstone.
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Secondo posto per Nicholas Latifi che è costato alla Williams circa 3,4 milioni di dollari. Sul primo gradino del podio, però, troviamo Mick Schumacher capace di toccare i 4 milioni di danni alla sua Haas. Questo è sicuramente uno dei motivi per cui non è stato confermato dalla scuderia nella prossima stagione.