Come un fulmine a ciel sereno, si spegne a 53 anni l’ex allenatore del Bologna. Nella sua carriera ha allenato anche Milan e Torino.
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Una notizia che non avremmo mai voluto dare: Sinisa Mihajlovic è morto a 53 anni a causa della leucemia. Malato da tempo, nelle scorse ore si erano diffuse delle notizie allarmanti sulle sue condizioni. Mihajlovic stava combattendo la leucemia per la seconda volta, ritornata prepotentemente nel mese di marzo. Dopo il primo attacco del 2019, per lui è arrivata, purtroppo, l’ora della resa dopo una battaglia durata 3 anni e che aveva inizialmente vinto.
Dopo tre anni di cure e un trapianto al midollo, era ritornato in panchina per la gioia e l’affetto dei giocatori che lo volevano fortemente con se. A settembre la società avevo deciso di esonerarlo per i risultati non all’altezza delle aspettative.
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Il serbo lascia la moglie Arianna, le figlie Virginia e Viktorija e i figli Marco, Miroslav, Dusan e Nicholas. La sua è stata una lunga carriera in Serie A, dove ha giocato con le maglie di Roma, Sampdoria, Lazio e Inter, diventando anche un fido collaboratore di Mancini negli anni nerazzurri del tecnico.
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Alla ripresa del campionato, fissata per il 4 gennaio, la Serie A dovrebbe presentarsi con il lutto al braccio per ricordare un fiero guerriero che ha scritto pagine di storia importanti del nostro campionato. Alla famiglia va un caloroso saluto e le più sentite condoglianze.