Dopo le dimissioni di Mattia Binotto la Ferrari è al lavoro per valutare il nome adatto di chi guiderà il team nella prossima stagione
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Il 2022 della Ferrari è terminato con il secondo posto nella classifica piloti di Charles Leclerc dietro all’inarrivabile Max Verstappen e la seconda piazza del team nella classifica costruttori. Un netto miglioramento rispetto agli anni precedenti per il Cavallino ma ancora distante dalla possibilità reale di giocarsi il titolo: il gap con la Red Bull è rimasto molto alto e nonostante il buon inizio di campionato, la scuderia austriaca ha poi preso il volo. Ora a Maranello si sta già pensando di lavorare per la prossima stagione, dove ci saranno numerosi cambiamenti, a partire dalla guida tecnica.
Ferrari, clamoroso: Berger può essere il sostituto di Binotto
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La scorsa settimana, infatti, sono arrivate le dimissioni del team principal Mattia Binotto che lascia la guida della Ferrari dopo tre anni. Binotto, infatti, aveva preso le redini della Rossa nel 2019 sostituendo Maurizio Arrivabene, ma da quasi 30 anni faceva parte del team del Cavallino. Per lui sono stati fatali alcuni errori imperdonabili fatti dal box durante la stagione e anche il rapporto tutt’altro che idilliaco con Leclerc. A Maranello quindi si stanno facendo le ultime valutazioni per scegliere il nuovo team principal.
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Nelle scorse settimane si era fatto il nome di Frederic Vasseur, attuale team principal della Sauber (oggi Alfa Romeo Racing), ma la pista negli ultimi giorni sembra essersi un po’ raffreddata. Nelle ultime ore è uscito invece il nome di Gerhard Berger, ex pilota del Cavallino. Dopo essersi ritirato, l’ex pilota austriaco è rimasto nel mondo dei motori;el 2006 acquisì dalla Red Bull il 50% delle quote dell’appena fondata Scuderia Toro Rosso. Dal dicembre del 2011 al dicembre 2014 è stato prima membro, poi presidente, della Single-Seater Commission, una commissione creata dalla FIA per mettere ordine nelle varie categorie di monoposto.
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Berger ha vissuto un primo triennio in Ferrari tra l’87 e l’89, strappando anche un terzo posto in uno delle sue migliori stagioni, avendo come compagni prima Michele Alboreto e poi Nigel Mansell. Poi è tornato a Maranello, dopo l’esperienza in McLaren, dal 1993 al 1995. In questa fase è stato il secondo di Jean Alesi, ottenendo anche negli anni ’90 un terzo posto più che brillante nella classifica finale.