Nonostante il suo ritiro sia avvenuto ormai quattro anni fa, Dani Pedrosa è sempre rimasto attaccato al mondo della Moto Gp
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Nonostante il suo ritiro sia avvenuto ormai quattro anni fa, Dani Pedrosa è sempre rimasto attaccato al mondo della Moto Gp. Lo spagnolo, campione del mondo nella classe 125 e due volte nella 250, è stato uno dei piloti più significativi della sua epoca, riuscendo a conquistare 54 vittorie (ottavo posto nella classifica dei piloti con più Gran Premi vinti) e 153 podi (addirittura terzo ogni epoca in questa speciale classifica). Nel 2018 è stato inserito nella Hall of Fame della Moto Gp, diventando ufficialmente una vera e propria leggenda.
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Dal 2018 è collaudatore della Ktm e nel 2021 è sceso in pista con una wild card nella gara d’Austria. Proprio per l’amore sconfinato che ha nei confronti del suo sport e per le condizioni fisiche ancora ottimali, non è da escludere la possibilità di rivederlo in pista in un weekend la prossima stagione. Un ennesimo ritorno che ovviamente farebbe impazzire e mandare in delirio i fan.
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Anche perché è lo stesso Pedrosa ad aprire a questa probabilità, anche per comprendere meglio, da un altro punto di vista, il suo ruolo di collaudatore viste anche le nuove regole della Moto Gp. “Sarebbe interessante fare un fine settimana da wild card, per capire meglio cosa viene chiesto ai piloti con il nuovo format e quali cambiamenti verranno chiesti ai piloti con le gare Sprint. È possibile che io possa correre, con le Sprint al sabato alle 15 che cambieranno l’intero fine settimana”.
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Proprio sul suo futuro lo spagnolo è molto chiaro, sottolineando il fatto che essere in sella ad una moto è la cosa che lo rende più felice al mondo. “Finché riuscirò a essere veloce e a dare le indicazioni giuste agli ingegneri KTM, continuerò”.