Una notizia che fa tornare il sereno da una parte ma inquieta dall’altra, ecco cosa ha detto Mattia Binotto riguardo il futuro prossimo di Ferrari
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E’ stato un mondiale di Formula1 a due facce quello appena concluso, si perché ad inizio anno sembrava davvero che le rosse potessero tornare a vincere ma da luglio in poi tra i disastri del muretto, qualche errore di troppo dei piloti e soprattutto lo stop agli sviluppi, la Ferrari ha subito un brusco declino. Inevitabile che la Red Bull prendesse il largo ma anche la Mercedes si è rifatta sotto colmando di molto il gap con la casa di Maranello. Per il 2023 quindi ci sarà molto da lavorare in una lotta che vede protagonisti almeno 3 scuderie, Mattia Binotto ha però “rassicurato” tutti.
Sembra infatti che sia del tutto smentito ormai l’addio di Mattia Binotto da team manager di Ferrari, almeno a giudicare dalle sue parole sicure riguardo il futuro, una notizia ottima per lui ma che divide la piazza che sembra ancora non avergli perdonato i tanti errori dal muretto di questa stagione.
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La buona notizia però è che la Ferrari, almeno da quanto riportato dallo stesso team manager, è pronta al salto di qualità, la F1-75 non sarà stravolta in quanto l’auto di pregi ne ha comunque dimostrati, “Non sarà né più somigliante ad una Red Bull ne ad una Mercedes, anche se dovremmo guardarci le spalle da entrambi i team”. Queste le parole di Mattia Binotto che promette una macchina davvero unica per la prossima stagione.
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Se lo augurano di certo i tifosi, anche se il gap attuale, soprattutto con Red Bull sembra davvero incolmabile per ora, alle F1-75 manca qualcosa sul fronte della stabilità aereodinamica e sull’assetto della parte ibrida della Power Unit che in stagione è stata spesso “imbrigliata” con conseguente perdita di velocità.
Saranno questi i problemi principali da risolvere, ma non gli unici, dal punto di vista delle “scelte in pista” saranno da evitare i tentativi di strafare che in questo mondiale non si sono mai rivelati vincenti, una condotta lineare senza brutte cadute sarà fondamentale e da quel che abbiamo visto anche per quello c’è parecchio da lavorare.