Nelle prime gare del Mondiale in Qatar sono stati concessi maxi-recuperi: una situazione che potrebbe essere frutto di alcune indicazioni precise.
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Proseguono i Mondiali in Qatar con le gare della prima giornata della fase a gironi. Nel corso dei primi match si è notato come gli arbitri abbiano concesso maxi-recuperi, anche di oltre dieci minuti, contrariamente a quanto accade nei vari campionati. Una situazione che sta facendo discutere sul perché di questa scelta. Si è ipotizzato che ai direttori di gara siano arrivate delle indicazioni specifiche per evitare le cosiddette “perdite di tempo” in campo aumentando di fatto il tempo effettivo di gioco.
Si è aperta un dibattito sulla decisione degli arbitri di allungare i tempi di recupero dei match dei Mondiali in Qatar. Nelle prime quattro sfide sarebbero stati concessi ben 70 minuti extra per via di infortuni o di interventi del Var o proteste che avrebbero fermato più volte il gioco. Una scelta non sempre adottata nei campionati, dove è raro assistere ad un tempo di recupero di oltre 5-6 minuti.
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Questo, secondo quanto riporta la redazione di Sky Sport, ha fatto ipotizzare che ai direttori di gara siano state date indicazioni precise per allungare i tempi effettivi di gioco. Nel calcio, difatti, in caso di sostituzioni, revisioni Var o proteste il tempo non viene fermato, ma viene successivamente recuperato. Circostanza di cui avevano parlato nei mesi scorsi sia il presidente della commissione arbitrale Fifa Pierluigi Collina sia Gianni Infantino, numero uno della Fifa. Entrambi avevano spiegato come le partite non durino effettivamente 90 minuti, ma molto meno se si considerano i tempi morti, situazione definita da Collina come “inaccettabile”.
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Gli arbitri, dunque, al Mondiale potrebbero aver messo in atto delle direttive per cercare di risolvere questo tipo di problematica. Ora qualcuno si chiede, nel caso in cui questa ipotesi fosse confermata, se la decisione possa essere adottata anche nei vari campionati europei, Serie A compresa.