Il penultimo appuntamento della stagione in Brasile ha visto la grande vittoria di George Russell davanti ad Hamilton, per le Red Bull weekend da dimenticare
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Il penultimo appuntamento della stagione, in Brasile, si è concluso con la grande vittoria, la prima in carriera in Formula 1, per George Russell. L’inglese della Mercedes ha preceduto il compagno di squadra Lewis Hamilton, mentre sul terzo gradino del podio è salito il ferrarista Carlos Sainz. Una prestazione impeccabile quella della scuderia tedesca che ha dimostrato con i fatti i grandi miglioramenti avuti in questa seconda parte di stagione dopo un inizio a dir poco zoppicante che non ha consentito ai due piloti di poter gareggiare per il titolo, vinto per il secondo anno consecutivo da Max Verstappen.
Red Bull: il calo in Brasile preoccupa in vista del 2023
Chi invece ha deluso nel Gp verdeoro è stata la Red Bull. Per la scuderia di Milton Keynes è stata sicuramente la peggior prestazione stagionale con Max Verstappen che ha chiuso in sesta posizione, davanti al compagno Sergio Perez, settimo. Si è trattato di un vero e proprio crollo rispetto alle grandi prestazioni che la Red Bull ha abituato durante quest’anno. La crisi è stata dovuta principalmente a problemi con i pneumatici. A causa della Sprint Race, in Brasile, non sono state effettuate le prove libere e questo può aver inciso sul rendimento delle gomme: sia Mercedes che Ferrari, infatti, hanno avuto una gestione migliore della mescola.
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Ma questa problematica riscontrata a Interlagos potrebbe avere effetti anche in futuro? L’ultimo appuntamento ad Abu Dhabi potrà dare risposte più chiare a questa domanda. Ci sarà da vedere se la scuderia di Milton Keynes riuscirà a reagire alle difficoltà. A parlare è stato Helmut Marko, super consulente Red Bull: “Abbiamo avuto gli stessi problemi della Sprint Race in termini di passo. Non eravamo competitivi con le gomme Medie. Si vedeva molto chiaramente, con le gomme Soft Perez aveva anche un buon passo, ma una volta che andavamo sulle Medie perdevamo subito performance”.
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Una spiegazione al problema non è ancora stata data, ma certamente l’ultimo Gp saprà dire se si è trattato di un caso isolato, oppure Verstappen e Perez dovranno preoccuparsi in vista del 2023.