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Formula 1

Ferrari, confessione amara di Binotto: scoppia il caos in F1

Evidenze troppo marcate per essere nascoste, Mercedes colma il gap infinito di inizio stagione e Binotto non ci sta, “La FIA deve fare il suo lavoro!”

Mattia Binotto (Foto Instagram)

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Sale la preoccupazione per la Ferrari in vista del 2023, un motivo su tutti non sembra far dormire la scuderia di Maranello ma dopo l’ultimo GP di Brasile anche i tifosi Ferrari sono ormai in allarme. Le frecce argento della Mercedes sono tornate, incredibile se pensiamo che ad inizio stagione le due macchine prendevano quasi un secondo a giro sulle rosse di Ferrari, eppure è cosi, un salto di qualità senza precedenti che non può che essere frutto di ingenti esborsi economici perdurati per tutta la stagione, ma come è possibile senza sforare il Budget Cap? La domanda è stata posta a Mattia Binotto e le risposte fanno davvero riflettere.

Binotto senza parole: “Spero che la FIA aumenti i controlli, non si può vincere i campionati prima di essere penalizzati!”

Lewis Hamilton e Toto Wolff (Foto Instagram)

Non è chiaro come sia stato possibile uno sviluppo tanto prepotente della Mercedes, soprattutto se pensiamo che la Ferrari, per esempio, ha terminato di sviluppare la macchina a Singapore quando ormai aveva raggiunto il limite di spesa fissato dal Budget Cap. In Mercedes tuttavia la cavalcata è continuata e adesso il gap è quasi colmato, notizia funesta in vista del 2023.

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Nemmeno Mattia Binotto è riuscito a spiegare una situazione cosi, ha espresso tuttavia la fiducia riguardo il fatto che vengano aumentati gli ispettori della FIA atti a controllare che i costi per lo sviluppo vengano rispettati, soprattutto per non arrivare, come in questa stagione, a scoprire solo a campionato ormai compromesso che qualche team abbia fatto il “Furbetto“.

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Ce lo auguriamo tutti, altrimenti ci sarebbe ben poco da fare per gli onesti del gruppo, per la prossima stagione però è chiaro come la Ferrari abbia perso i vantaggi anche sulla Mercedes, l’impressione è che adesso anche il secondo posto sia a rischio con una Red Bull che invece continuerà probabilmente a dominare incontrastata.

Mariano Orlacchio