Ecco che cosa si apprende in queste ore: il tanto discusso Ecuador parteciperà alla rassegna iridata nonostante siano state riscontrate delle irregolarità.
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La partecipazione dell’Ecuador al mondiale del Qatar continua a far discutere. Dopo il ricorso del Cile, che aveva avvisato su presunte irregolarità nei confronti del giocatore Byron Castillo, la FIFA prima e il TAS poi si sono espressi ufficialmente in merito alla posizione della nazionale sud americana e del giocatore, che in un primo momento era stato etichettato come colombiano.
Anche il Perù aveva chiesto lumi in merito alla situazione del giocatore, che secondo le due nazionali non era in regola per disputare le gare di qualificazione con l’Ecuador. Ebbene, dopo mesi di chiacchiere e di fake news sulla possibilità che l’Italia potesse essere ripescata, emerge la decisione ufficiale che stona un po’ con le condizioni stabilite.
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Paradosso FIFA: Ecuador al mondiale ma…
Difatti, l’Ecuador potrà partecipare al mondiale ma sarà penalizzata di 3 punti per le prossime qualificazioni! Una decisione che lascia abbastanza perplessi: se l’Ecuador ha fatto letteralmente carte false per far giocare il proprio tesserato, perché non è stato escluso? E soprattutto, se è stata ravvisata qualche irregolarità, perché chiudere un occhio e penalizzarlo per le prossime qualificazioni?
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Questa la breve nota: “La Corte Arbitrale dello Sport conferma l’eleggibilità di Byron Castillo ma impone delle sanzioni contro la Federazione ecuadoriana per la violazione delle norme FIFA”. Nel comunicato è evidenziato anche il motivo della penalizzazione, ossia l’utilizzo di un documento con informazioni false. Tuttavia, come riporta ‘Goal.com’, sarebbe stato attestato come valido il passaporto presentato da Castillo.