Il caso legato alla violazione del Budget Cap da parte della Red Bull ha destato scalpore: la vicenda potrebbe però non chiudersi presto..
Il Mondiale di Formula 1 è ormai agli sgoccioli. Il dominio di Max Verstappen è stato incontrastato: l’olandese ha vissuto un’annata illegale e ha anche registrato il record di vittorie in un singolo campionato (con 14 ha staccato le 13 sia di Sebastian Vettel che di Michael Schumacher).
Il Mondiale è stato però scosso anche da fatti extra sportivi: la Red Bull, infatti, ha violato il budget cap, ossia il tetto massimo di investimenti fissato dalla Federazione. Dopo le tante accuse da parte degli altri team, è arrivata però un’ammissione che ha fatto storcere il naso a molti.
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Caso Budget Cap, coinvolti altri team? Arriva l’ammissione
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Il caso Red Bull, che ha violato il budget cap, continua a far discutere. La Scuderia Austriaca, invece, continua a difendere le proprie posizione. Nel frattempo, Helmut Marko ha rilasciato alcune dichiarazioni scioccanti in cui ha parlato proprio del tetto massimo di investimenti voluto dalla FIA.
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“E’ stato il primo anno del budget cap. Le regole erano vaghe e i chiarimenti sono arrivati tardivamente“, ha svelato il consigliere della Red Bull ai microfoni di Auto Motor und Sport. “Pensavamo di essere tranquilli per circa 3 milioni. Penso che allo stato attuale sei squadre potrebbero sforarlo. L’inflazione è un qualcosa che non era calcolabile fino a quel punto“. L’avvertimento lanciato da Marko non è un qualcosa di irragionevole: la situazione nel mondo è piuttosto complessa.