Novak Djokovic si è arreso in finale contro il danese Holger Rune al Master 1000 di Parigi Bercy, non sfruttando ben sei palle break
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Novak Djokovic si è arreso in finale contro il danese Holger Rune al Master 1000 di Parigi Bercy, non sfruttando ben sei palle break. L’ultimo Master 1000 della stagione è sempre stato un cavallo di battaglia per il tennista serbo che in questo torneo negli ultimi cinque anni era stato sconfitto solamente da Karen Khachanov. Dopo la vittoria in semifinale con Tsitsipas, battere il giovane danese sembrava una formalità per il 21 volte campione Slam ma è invece arrivata un’inaspettata sconfitta in tre set.
Dopo aver vinto il primo set 6-3 per Nole la strada sembrava tutta in discesa. Anche il secondo set era partito bene per il serbo che nel primo game ha avuto tre palle break dallo 0-40: un eventuale break in apertura della seconda partita sarebbe stato con tutta probabilità decisivo per l’esito dell’incontro. Ma da quel momento tutto è cambiato, con il classe 2003 che non ha più praticamente sbagliato un colpo e ha ribaltato il match.
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Il super campione serbo, a fine match, ha fatto i complimenti al suo avversario, sottolineando che ha meritato ampiamente di vincere la partita e ha elogiato il suo spirito combattivo, dimostrando di rimanere composto per tutto l’arco dell’incontro. “Penso che Holger abbia alcune caratteristiche capaci di ricordarmi me stesso quando avevo la sua età. È migliorato molto e possiede un grande spirito combattivo”, ha aggiunto.
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Poi Djokovic ha parlato anche delle sue condizioni fisiche, essendosi toccato la gamba sinistra durante la partita: “Non voglio parlarne, perché sembrerebbe una scusa. Stavo bene e ho giocato tutto il match al massimo fino all’ultimo punto”.