La stagione 2022, dominata dalla Red Bull e in particolare da Max Verstappen, sta volgendo al termine e già si pensa alle regole del prossimo anno
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La stagione 2022, dominata dalla Red Bull e in particolare da Max Verstappen, sta volgendo al termine. Mancano solamente due Gp, quello del Brasile e quello di Abu Dhabi, e poi il campionato andrà definitivamente in archivio. Si è trattata di una stagione meno appassionante rispetto a quella storica dell’anno scorso con il duello testa a testa tra Verstappen e Hamilton, conclusosi a favore del pilota olandese solo all’ultimo giro dell’ultima gara. Al tempo stesso la e già si pensa alle regole del prossimo anno.
In vista del prossimo Mondiale la Federazione è pronta ad alcune modifiche per rendere sempre più spettacolare il mondo della Formula 1. Una delle ultime tematiche affrontate è stata quella della temperatura delle termocoperte, abbassata nel Gp di Austin a 50°. L’obiettivo era quello di abbassare gradualmente la temperatura delle termocoperte che avvolgono gli pneumatici. Ma ci sono importanti novità.
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In quell’occasione ci furono diverse polemiche da parte dei piloti che avevano lamentato una sostanziosa perdita del grip. Per questo la tolleranza dovrebbe stabilizzarsi alla temperatura di 70° per tutto il 2023 senza che si abbassi ulteriormente. Già a Città del Messico le termocoperte erano tornate a 70 gradi, ma è stato abbassato il limite di riscaldamento a due ore per ridurre i consumi.
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“Ad Austin abbiamo avuto qualche problema con il riscaldamento. O, perlomeno, se si prova lo pneumatico a 50°C, si sente la differenza con quello riscaldato a 70°”, ha affermato Mario Isola, Head of F1 & Car Racing di Pirelli. Per questo l’obiettivo di eliminarle dal 2024 sembra distante: “Sappiamo che dobbiamo fare un passo importante per eliminarle. Si tratta di riprogettare la costruzione e le cinque mescole. Abbiamo un piano di test, con FIA e FOM discutiamo per vedere se è fattibile, ad ora la strada giusta è quella di 70° e due ore“.