L’ex colonna del Napoli fatica ad entrare nei meccanismi della squadra londinese: dopo l’avvio faticoso ora è relegato in panchina
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Vittoria in rimonta per il nuovo Chelsea firmato Graham Potter che sabato ha superato 2-1 in trasferta il Crystal Palace grazie alle reti di Aubameyang e Gallagher. Ottimo esordio in Premier League quindi per il nuovo allenatore che ha sostituito a inizio settembre Thomas Tuchel, esonerato dopo la sconfitta in Champions nella prima giornata in casa della Dinamo Zagabria. L’ex manager del Brighton aveva iniziato il suo percorso con i Blues con il pareggio in Coppa contro il Salisburgo e sabato è arrivato anche il primo match in campionato.
Per Koulibaly ancora nessun minuto con Potter nelle prime due partite
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I tre punti hanno fatto risalire la squadra londinese al quinto posto in classifica, ad un punto dalla zona Champions, dopo un avvio stentato. Chi però non sorride è Kalidou Koulibaly: l’ex difensore del Napoli non è ancora stato impiegato nemmeno per un minuto da quando Potter siede sulla panchina di Stanford Bridge. Sia nel match contro il Salisburgo che in quello contro il Crystal Palace, infatti, il centrale senegalese, arrivato quest’estate, ha guardato da bordocampo i suoi compagni.
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Il 31enne era entrato nell’occhio del ciclone dopo le prime partite: Tuchel l’aveva voluto fortemente, ma le prestazioni non sono mai state di livello soddisfacente. Per questo Koulibaly è diventato presto uno degli imputati per il momento negativo che la squadra stava attraversando.
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Potter non lo ritiene ancora pronto e, seppur abbia cambiato modulo passando ad una difesa a quattro sicuramente più congeniale al difensore senegalese, gli ha preferito Fofana, Thiago Silva e anche Azpilicueta. Insomma, sicuramente una situazione alla quale l’ex leader del Napoli non era abituato: per ritagliarsi il suo spazio nel Chelsea Koulibaly dovrà sudare parecchio.