Tra i problemi più comuni e frequenti di chi è solito praticare attività sportiva vi sono i crampi muscolari: ecco le possibili cause.
Un problema purtroppo molto comune per chi è solito praticare attività fisica e sportiva è quello dei crampi muscolari. I crampi consistono in pratica in contrazione di uno o più muscoli che hanno luogo in maniera involontaria e che possono portare a seconda dei casi a dolore lieve oppure intenso, che può durare tanti o anche pochi minuti. Ad essere coinvolti da questo genere di problema sono soprattutto gli arti inferiori come gamba e coscia, ma questo disturbo può verificarsi anche in altre parti del nostro corpo come braccia o anche mani. Di solito non è qualcosa di grave, ma i crampi muscolari possono a volte anche essere sintomo di altri problemi maggiormente seri. Vediamo di seguito le possibili cause.
Una prima possibile causa per il problema dei crampi muscolari è quello della cattiva circolazione sanguigna. Nel corso della giornata, i muscoli devono la loro abituale attività alla circolazione, dalla quale ricevono l’ossigeno necessario per il loro corretto e adeguato funzionamento. Nel caso in cui sorgano problemi di circolazione, i muscoli diventano contratti non riuscendo più a svolgere le proprie funzioni.
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La seconda causa dei crampi muscolari è la carenza di minerali e di magnesio: i muscoli diventano soggetti ai crampi quando presentano al proprio interno una scarsa concentrazione di elettroliti per una carenza di sodio, calcio e potassio. Ciò può spesso capitare tra le persone che fanno di solito attività fisica e che sudano molto, perché con il sudore queste sostanze vengono eliminate. La terza causa è quella della disidratazione, con la perdita dei liquidi che può verificarsi soprattutto nei mesi più caldi a causa dell’eccessiva sudorazione: un consiglio al riguardo potrebbe essere quello di bere tra i 6 e gli 8 bicchieri di acqua al giorno.
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La quarta causa piò essere quella del sovraccarico fisico, in quanto un’eccessiva attività fisica può portare a crampi nelle ore successive alla fine della pratica sportiva: un consiglio è dunque quello di seguire degli allenamenti che siano adatti alle proprie reali capacità fisiche. La quinta causa è quella delle temperature fredde, che possono provocare tensione nei muscoli, mentre la sesta e ultima è infine quella delle cause puramente anatomiche e mediche, come ad esempio vasi ristretti, lesioni ai nervi, insufficienza venosa, o anche disallineamenti di fianchi, bacino o gambe.