Arriva Apocalisse, la nuova ondata di caldo: i consigli per allenarsi senza rischi. Vediamo come fare per contrastare questo caldo anomalo che sta creando non pochi problemi.
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Il caldo torrido di questa estate sta creando non pochi problemi di salute. In Europa è stata una delle estati più caldi di sempre, tra cui in Italia dove sono state registrate temperature estreme alle quali non siamo abituati con questa frequenza. Eppure, in alcune zone del mondo il caldo è stato ancora più intenso e continuerà ad esserlo anche nella seconda parte della bella stagione: basti pensare che nella zona meridionale della Spagna, dunque in Andalusia e dintorni, sono stati raggiunti anche i 46 gradi, impensabili per noi.
Queste temperature sono decisamente allarmanti e impongono dei rischi concreti per la salute, soprattutto per coloro che amano correre e allenarsi all’aria aperta: a queste condizioni appare difficile concentrarsi e dare continuità ad un determinato tipo di lavoro, soprattutto perché il caldo non favorisce un allenamento intenso e duraturo come avevamo programmato prima di iniziare la sessione.
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Arriva Apocalisse, la nuova ondata di caldo
Come riporta ‘Tuttosport’, correre con questo caldo afoso è decisamente problematico e occorre predicare calma e cautela. Gli orari con meno afa e i percorsi con la maggior presenza di ombra sono un toccasana soprattutto per i runner, probabilmente i soggetti più a rischio negli allenamenti outdoor.
Allenarsi con questo caldo diventa difficile per diversi motivi: giramenti di testa, spossatezza, stanchezza prima del previsto, crampi e altri tipi di malesseri simili sono dei segnali da non sottovalutare e di cui tenere conto. I crampi, ad esempio, sono dettati anche e soprattutto da un’eccessiva perdita di liquidi; se ci accorgiamo che stiamo sudando veramente tanto, è meglio bere immediatamente per reintegrare i liquidi persi.
Assume una rilevanza importante anche la pressione sanguigna, i cui sintomi sono quelli di debolezza e svenimento; in questo caso dovremmo sollevare le gambe verso l’alto per favorire l’afflusso di sangue al cervello. Inoltre, anche la disidratazione è da tenere in considerazione: può determinare vertigini, mal di testa e sudorazione abbondante. Bere tanta acqua è la condizione ideale a prescindere dalla disidratazione: soprattutto in estate, bere costantemente 2-3 litri al giorno aiuta il corpo in maniera veramente importante e determinante soprattutto per quanto riguarda la temperatura corporea, che la mantiene standard e contrasta i picchi elevati che spesso possono insorgere stando troppo al sole.
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