Il calciomercato della Lazio passa ovviamente anche per le cessioni ma la bufera che si è scagliata su Muriqi non sembra volersi placare. Dopo il dietrofront del Bruges, Lotito minaccia il club belga.
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Non c’è pace per l’attaccante kosovaro Vedat Muriqi: sembrava tutto fatto per l’acquisto da parte del Bruges poi il repentino dietrofront. Ripercorriamo però la vicenda: il giocatore di proprietà della Lazio era stato spedito in prestito con diritto di riscatto al Maiorca nell’ultima metà della scorsa stagione. Nonostante un finale di anno abbastanza prolifico, il club spagnolo ha deciso di non riscattarlo. Dunque il kosovaro è tornato in maglia biancoceleste ma è risultato fuori dagli schemi di Sarri. Lotito aveva trovato un acquirente nel Club Bruges, squadra belga, e l’accordo era stato fissato per un trasferimento diretto a 11,5 milioni di euro. Quando però la punta ha effettuato le visite mediche è successo qualcosa di inspiegabile: il Bruges ha fatto dietrofront rispedendo Muriqi in Italia poiché il kosovaro non aveva passato i test.
Oggi l’ex Fenerbahce ha sostenuto le visite mediche in casa Lazio e non si è riscontrato nessun problema sulla sua salute fisica.
In tutto ciò Lotito è furioso sia per principio sia perché liberarsi del giocatore avrebbe fatto incassare un tesoretto discreto ai biancocelesti. Il presidente della Lazio ora minaccia il Bruges volendo rivolgersi alla Commissione dei tesseramenti Fifa e citando la controparte per danni economici e d’immagine.
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D’altro canto il Bruges che non vuole incappare in inconvenienti legali, ospiterà nuovamente tra due settimane l’attaccante per eseguire un’altra volta i test medici. Mentre questo siparietto va in onda, Muriqi è bloccato a Formello, dove si allenerà da solo per i prossimi 14 giorni non potendo raggiungere la squadra ad Auronzo.
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In tutto questo, la cessione di Muriqi allenterebbe la morsa economica degli stipendi: i capitolini risparmierebbe con il suo trasferimento 3,4 milioni di euro lordi sul monte ingaggi.