Per assumere la giusta quantità di liquidi non è sempre necessario bere tanto, ma può bastare anche del buon cibo: ecco come contrastare la disidratazione.
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Siamo entrati nei mesi più caldi dell’anno che, fino a settembre, ci accompagneranno in un’estate che sembra già destinata a segnare temperature record. I consigli, in questo senso, sono sempre gli stessi: bere tanto e mantenersi quanto più idratati possibile, per evitare di subire i classici colpi di calore che, soprattutto per le persone più anziane, nei casi più estremi potrebbero anche rivelarsi fatali. Bere acqua, berne tanta per sopperire a tutto ciò che sudiamo durante la giornata, è il metodo migliore per mantenere equilibrato il proprio fisico e continuare a svolgere al massimo le proprie azioni quotidiane, dal lavoro alle attività fisiche. Ma c’è un dettaglio da non sottovalutare: bere molto potrebbe non essere l’unica soluzione, ma anzi, ci sono cibi che apportano una grande quantità di liquidi tali da compensare le eventuali mancanze durante la giornata.
Per quanto possa sembrare strano infatti, mangiare sembrerebbe essere un’alternativa molto valida al consumo di liquidi. Certo, non è ovviamente mangiando qualsiasi cosa che possiamo sostituire l’apporto, ad esempio, dell’acqua, ma bisogna concentrarsi su alcuni alimenti in particolare. Inoltre, e bisogna ribadirlo con grande convinzione, il consumo di cibo non sostituisce completamente l’idratazione classica. Ovviamente può integrarla in modo molto importante, tuttavia non si tratta di una strada da seguire in modo esclusivo e nemmeno di un percorso da intraprendere da un giorno all’altro. Come in tutte le cose, insomma, servono le giuste dosi, una dieta equilibrata, che però ci permetta di “spegnere” lo stimolo della sete con cibi adeguati. Ecco dunque quali alimenti apportano la maggiore quantità di liquidi e in che modo nutrirsi.
Combattere la disidratazione e la sete: assorbire liquidi dal cibo può essere un’alternativa valida
Un’alternativa valida, ma non l’unica soluzione. Lo abbiamo detto prima e lo ripetiamo, perchè bere resta fondamentale nella vita di tutti i giorni e, soprattutto, in questi caldissimi mesi estivi. Qualche informazione in più, in questo senso, è determinante per capire quanto bene faccia l’acqua al nostro organismo: essa impatta tanto sulla salute quanto sulle prestazioni in generale, anche se il fabbisogno per ogni persona cambia a seconda di molti e diversi fattori. Dal clima alla temperatura, dall’età al tipo di attività che viene svolta durante la giornata (e in che momento), ma soprattutto è fortemente legato alla dieta che stiamo seguendo. A tal proposito, si stima che l’acqua che le persone ricevono dal cibo superi in rari casi il 20% dell’assunzione totale. In Italia, però, questo numero sale leggermente (fino al 30%) in quanto consumiamo più frutta e verdura rispetto agli altri Paesi.
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A dare un quadro più chiaro della situazione è Laura Rossi, nutrizionista ma anche ricercatrice presso il Consiglio per la ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, che in una recente intervista al Corriere della Sera ha spiegato: “In una condizione di clima temperato, con livelli di attività fisica tutto sommato moderati, parliamo di un fabbisogno di acqua pari a due litri per le donne e di mezzo litro in più per gli uomini. Questo perchè ci sono diversi modi in cui il nostro organismo espelle l’acqua: le urine, e qui siamo attorno agli 800-1500 ml al giorno, le feci (150-200 ml al giorno), la sudorazione in particolare durante la stagione calda, ma anche l’evaporazione attraverso cute, senza dimenticare mucose e polmoni. Parliamo di meccanismi che sono essenziali e necessari soprattutto per smaltire le scorie e tutto ciò che c’è di scarto nel nostro corpo, con la perdita che, ovviamente va reintegrata durante il corso di tutta la giornata“. Le è stato poi chiesto per quale motivo il cibo non possa sostituire interamente l’acqua: “Il cocomero, ad esempio, è il frutto che ne contiene di più. Ma consumarne circa mezzo chilo è come bere una bottiglietta, ma è ovvio che non se ne possono mangiare due o tre chili al giorno“.
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Insomma, mangiare può aiutare a combattere la disidratazione? Certamente, può essere una soluzione da applicare in alcune occasioni. Ma bere acqua resta fondamentale. Anche perchè, ha spiegato ancora la dottoressa Rossi, essa costituisce ben il 75% dei nostri muscoli e organi interni, addirittura il tessuto adiposo ne contiene un notevole 10%. Perciò idratarsi, come spiegato in precedenza, è molto importante per rimuovere le impurità e le scorie che ovviamente il nostro organismo produce. Inoltre, l’acqua permette di regolare la temperatura corporea e lubrificare le articolazioni, ma consente anche di combattere la stanchezza. E anche la saliva, per esempio, per ben il 98% è costituita proprio dall’acqua. Ecco perchè mangiare alimenti che contengono acqua è sicuramente molto importante, in quanto ci permette di combattere momentaneamente la disidratazione e di sopperire alla mancanza di liquidi; tuttavia, non appena possibile, è sempre meglio consumare liquidi veri e propri, per il proprio benessere.