Cresce in modo sostenuto la silvoterapia, la pratica che prevede di abbracciare gli alberi per sentirsi meglio e ridurre lo stress. Ecco come funziona e perchè farlo.
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In pochi la conoscono, ma ancor meno la praticano. Si chiama silvoterapia e consiste nella riduzione dello stress e nell’aumento del proprio benessere attraverso un metodo del tutto rivoluzionario, ma efficacie: abbracciare gli alberi. Avere capito bene. Sono infatti tantissimi i benefici di questa pratica, che sempre più persone stanno abbracciando (nel vero senso della parola) per ritrovare pace, equilibrio e armonia in sé stessi. Non si tratta però di una cosa da fare senza metodo ed anzi, ci sono specifiche linee guida per svolgere la silvoterapia nel modo e nei tempi giusti. Insomma, se prima si pensava che bastasse lo yoga oppure la meditazione per riequilibrare i sensi e tornare ad uno stato di tranquillità, magari dopo una settimana faticosa al lavoro o stressante per altri motivi, ora si è scoperto che anche il rapporto con la natura è fondamentale.
Non a caso, tuttavia, molte delle attività che permettono di raggiungere un maggiore relax interiore sono legate allo sport nel verde: correre in un luogo di campagna, in un bosco o comunque fuori dal traffico cittadino, dice la scienza, non permette solo di sviluppare la propria forma fisica, ma consente anche di migliorare l’umore, di avere maggiore tranquillità, insomma di stare meglio in tutti i sensi. Tornando al metodo di abbracciare gli alberi, come spiegato qualche riga più su, non si tratta semplicemente di andare in un bosco e trovare il primo arbusto a portata di mano: è una ricerca più profonda, un esercizio fisico e mentale che richiede attenzione e cura dei dettagli. Andiamo quindi a scoprire, nello specifico, come svolgere al meglio la silvoterapia, i suoi segreti e i meccanismi che le consentono di ricoprire l’importantissimo ruolo di antistress naturale.
Partiamo da una semplice domanda: ti è mai capitato di abbracciare un albero? Beh, se la risposta è No, sicuramente dovresti provare almeno una volta nella vita. Sì perchè la silvoterapia è effettivamente comprovata dai fatti e funziona. In particolar modo, diversi studi hanno evidenziato come abbracciare gli alberi permetta al corpo di rilassarsi e alla mente di diventare più leggera, consentendo inoltre di gestire meglio l’ansia e lo stress, ma anche la respirazione e il rilassamento. Insomma, un beneficio a trecentosessanta gradi, compreso quello fisico. Una pratica completamente naturale, che permette di entrare in simbiosi con la natura, prendendosi del tempo per sé stessi e per migliorare il proprio stato di benessere. Ma come in tutte le cose, ci sono precise indicazioni da seguire per svolgere l’attività al meglio.
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Abbracciare un albero è un gesto naturale, su questo non ci sono dubbi anche perchè, bisogna ammetterlo, viene spesso da farlo quando si passeggia nei boschi. Per farlo nel migliore dei modi, bastano pochi e semplici passaggi. Avvicinati all’arbusto, circonda il tronco con le braccia e appoggiati delicatamente sulla superficie ruvida della corteccia. Successivamente, chiudi gli occhi e inspira profondamente: a questo punto, lasciati guidare dai tuoi cinque sensi, ascolta i rumori della natura attorno a te, ma annusa anche gli odori e percepisci la sua presenza dell’albero, focalizzandoti sul momento che stai vivendo. Anche perchè, sebbene spesso ci dimentichiamo, dobbiamo ricordarci che ogni albero e ogni pianta sono effettivamente vive. Un altro modo per svolgere la silvoterapia al meglio è quello di avvicinarsi all’albero e sedersi accanto ad esso, appoggiando la schiena sul tronco. Poi bisogna appoggiare la mano destra nella zona del plesso solare (nell’addome, poco al di sotto del diaframma) e la sinistra dietro la schiena, mantenendo dunque un contatto con il proprio corpo e allo stesso tempo con l’albero. Anche in questo caso la respirazione è fondamentale, soprattutto per percepire pienamente l’ambiente attorno e lo stesso albero che ci sostiene.
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Un’ultima questione è quale albero scegliere. Non è necessario allontanarsi troppo da casa, ma basta semplicemente trovare un bosco o una foresta lontano dalla città e dall’inquinamento. Semplicemente può bastare anche un’area verde nei centri storici nel caso in cui fosse impossibile spostarsi verso la periferia. L’importante, spiegano gli esperti, è che si tratti di una zona poco disturbata e tranquilla, per permettere di entrare in “simbiosi” con l’ambiente circostante senza distrazioni o impedimenti di vario genere. Lo scopo è creare quella sensazione di evasione e tranquillità. Il tempo e la durata dell’abbraccio non sono importanti, così come quante volte viene praticata questa cosa: ogni giorno, una volta a settimana, anche una volta al mese. Basterebbe una mezz’ora per stare con sé stessi, se si dovesse decidere una tempistica. Addirittura, in Giappone esiste una pratica chiamata Shinrin-Yo (in italiano “bagno nella foresta”): consiste in una passeggiata nel bosco, lasciandosi guidare esclusivamente dalla natura, con un’esperienza di tipo immersivo a contatto con l’ambiente e il contesto circostante.