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Scherma

Scherma: agli europei under 23 il podio è ancora azzurro

In Estonia sono in corso i Campionati Europei under 23 e la seconda giornata di gare è stata riservata alla spada femminile ed al fioretto maschile.

Alessio Di Tommaso Instagram

Fino a domenica a Tallinn si svolgeranno i Campionati continentali in cui, nelle sei gare individuali, la compagine italiane è a caccia di medaglie pesanti. Dopo la gara di fioretto femminile e di sciabola maschile tocca alle spadiste ed ai fiorettisti. Per la spada a difendere i colori italiani Alessandra Bozza, Beatrice Cagnin, Elena Ferracuti e Gaia Traditi. Nella gara di fioretto, invece, Alessio Di Tommaso, Francesco Pio Iandolo, Filippo Macchi e Pietro Velluti.

Nella seconda giornata tre prestigiosi bronzi per l’Italia

Filippo Macchi – Instagram

Nella gara di fioretto maschile l’Italia, guidata a fondo pedana dal Maestro Alessandro Puccini (già oro olimpico individuale di fioretto alle olimpiadi di Atlanta) conquista due terzi posti. Sono il carabiniere, allievo di Puccini, Alessio di Tommaso e il poliziotto Filippo Macchi a salire sul podio. Il primo è stato sconfitto per 15-6 da francese Savin mentre il secondo, di casa a Cascina ma che si allena a Livorno, ha ceduto il passo al tedesco Fabinger per 15-9. Anche gli altri azzurri in gara si sono ben comportati. Francesco Iandolo si fermato ai piedi del podio (cedendo il passo al compagno di nazionale Di Tommaso) così come il mestrino Pietro Velluti (che è stato sconfitto nel derby contro Macchi.

L’Italia, come detto, continua a colorarsi di bronzo questa volta grazie alla piemontese, in forza all’Aereonautica Militare, Alessandra Bozza. La torinese, allieva del Maestro Mencarelli, è stata sconfitta, 15-14, dall’israeliana Dar Hecht finendo, quindi, sul gradino più basso del podio. Lontane dal podio, ed anche dalle top 8, le altre azzurre Gaia Traditi, Elena Ferracuti e Beatrice Cagnin.

In programma le ultime gare: quella di spada maschile e quella di sciabola femminile. Gli occhi sono, come sempre, puntati sull’Italia. Vedremo se i nostri ragazzi sapranno reggere la pressione e salire, nuovamente, sul podio.

Luca Guerrasio