Il reflusso gastroesofageo è una patologia che accomuna moltissimi italiani: per non amplificare i fastidi ci sono alcuni alimenti e alcuni esercizi fisici assolutamente da evitare. Scopriamoli insieme.
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Per fornire dei numeri concreti, il reflusso gastroesofageo è una condizione che accomuna il 25% degli italiani, dunque una persona su quattro. Chi soffre di questo disturbo produce molti più succhi gastrici del normale e quando essi vengono a contatto con le pareti dell’esofago, risalendo dallo stomaco, generano numerosi fastidi e bruciori. Inoltre ne può derivare alitosi, tosse, sensazione di rigurgito e salivazione abbondante. La problematica in questione va combattuta attraverso la definizione di un regime alimentare ad hoc e nel caso la patologia fosse avanzata anche con farmaci. Per quanto riguarda il primo fattore andiamo a scoprire alcuni alimenti che vanno assolutamente evitati per non favorire il generarsi di succhi gastrici in eccesso. Inoltre scopriremo anche quali esercizi fisici non fare per limitare i fastidi.
Ci dispiace per gli amanti del caffè ma questa è la prima abitudine da togliersi in caso di reflusso gastroesofageo: la caffeina contenuta al suo interno favorisce la produzione di acido nello stomaco dell’individuo. Allo stesso modo va eliminato dal proprio menù quotidiano anche il tè, il quale contenendo teina agisce come il liquido precedente. Bisognerà poi dire addio anche a fritture, limone ed aceto. Infine agli alimenti sopra elencati vanno ad aggiungersi alcolici e super alcolici, il grasso delle carni, dato che impiega molto tempo per esser digerito, la panna e la margarina.
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Cosa mangiare invece? Per prima cosa bisogna evidenziare che in caso di questa patologia risulta fondamentale l’idratazione: sarà necessario dunque bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno per contrastare l’acido presente nello stomaco. Tutti gli alimenti che contengono tanta acqua sono più che validi: via libera dunque a frutta e verdura fresche e di stagione. Allo stesso modo risultano molto benefici per l’organismo le carni bianche (da mangiare però per un massimo di 3 volte alla settimana), i formaggi magri, i pesci e l’olio extravergine d’oliva.
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Per quanto riguarda lo sport e l’attività motoria bisogna prestare molta attenzione. Infatti la prima regola da affiggere è quella di non praticare allenamento subito dopo aver mangiato. Poi ci sono una serie di esercizi che vanno assolutamente evitati: ad esempio i salti ed il sollevamento peso sono estremamente deleteri per chi soffre di questo disturbo poiché aumentano la pressione addominale scatenando fastidi e disturbi vari.