Passo svelto o veloce: la camminata migliore per allungare la vita

Il passo svelto o il passo veloce possono contribuire a migliorare e addirittura allungare la nostra vita: ecco in che modo (e soprattutto perchè).

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Camminata (Foto da Pixabay)

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Non è in discussione il fatto che camminare sia una pratica salutare, particolarmente adatta per coloro che vogliono fare attività fisica e perdere peso in eccesso. La comodità di quella che per molti è diventata una vera e propria abitudine è, sostanzialmente, il fatto che può essere svolta davvero ovunque e in qualsiasi momento della giornata. Dalla sera alla mattina, dal centro città ai boschi, fino ai percorsi ciclopedonali. Non esiste luogo che non si possa raggiungere con una bella camminata, anche se magari può costare fatica.

Tuttavia, sulla nostra forma fisica influisce anche il modo in cui decidiamo di camminare. Sì perchè un passo svelto oppure un passo veloce possono rivelarsi fondamentale per tantissimi aspetti della nostra vita, dalla qualità di quest’ultima fino alla sua… durata. Ma come è possibile che una semplice camminata riesca a fare tutto questo? La risposta sta negli studi condotti dagli esperti, dunque in motivazioni scientifiche che, di seguito, analizzeremo più nel dettaglio. Ecco come il semplice camminare può influire sulla vita di tutti i giorni e migliorarla, fino a farti sembrare più giovane.

Camminare con passo veloce o passo svelto: gli incredibili vantaggi di una comunissima passeggiata

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Camminata a passo svelto (Foto da Pixabay)

E chi lo avrebbe mai detto che per sembrare più giovane sarebbero bastati alcuni semplici e veloci minuti di camminata? Ovviamente accompagnata da una dieta sana e da uno stile di vita senza eccessi o abusi di junk food (il cosiddetto cibo spazzatura), che ne potrebbero minare l’utilità. Questo aspetto è fondamentale e bisogna sempre tenerlo a mente: l’esercizio fisico da solo non basta, serve che la capacità di adottare anche una dieta che parta dalla testa, dalla buona volontà di mettersi (o rimettersi) in forma. E soprattutto, un altro dettaglio da non sottovalutare: non è importante la quantità di passi o i chilometri percorsi, ma conta soprattutto il modo in cui questi ultimi vengono svolti.

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Tornando al punto principale della discussione, se la domanda è “Camminare aiuta a bruciare grassi?” la risposte è “Sì, può fare anche quello“. In generale, camminare può fare molto di più, come ad esempio influire sulla durata stessa della nostra vita. Un team di esperti dell’Università di Leicester per esempio ha recentemente condotto uno studio presso il Centro di ricerca biomedica del National Institute for Health Research (NIHR): in particolare, gli studiosi hanno indagato su come il ritmo e l’intensità del passo della camminata possono impattare sull’aspettativa di vita, e si è scoperto che mantenere un passo svelto per tutto il ciclo vitale può ringiovanire il fisico fino a 16 anni (obiettivo raggiungibile però entro la mezza età, dunque bisogna cominciare a camminare già da giovani). Lo studio sulla correlazione tra i facili movimenti quotidiani, come appunto la camminata, e l’invecchiamento è stato pubblicato anche su Communications Biology.

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Tuttavia, gli stessi esperti sopra citati avevano anche già dimostrato, in una ricerca precedente, che camminare a passo svelto non solo ringiovanisce il corpo ma permette di avere un’aspettativa di vita più lunga di circa 20 anni, ovviamente se confrontato con chi tende ad avere uno stile di vita sedentario (o anche solo preferisce camminare lentamente). La cosa decisamente interessante è il motivo che ha spinto a portare a termine la precedente indagine: gli studiosi infatti hanno voluto analizzare il nesso causale tra la camminata veloce e la lunghezza dei telomeri dei leucociti (LTL), un indicatore dell’età biologica. “Anche se in precedenza abbiamo dimostrato che il ritmo della camminata è un predittore molto forte dello stato di salute – ha spiegato Tom Yates, autore senior presso l’Università di Leicester, – non siamo stati in grado di confermare che l’adozione di un’andatura veloce provoca effettivamente una salute migliore. In questo studio abbiamo utilizzato le informazioni contenute nel profilo genetico delle persone per dimostrare che è probabile che un passo più veloce porti a un’età biologica più giovane”. Nello specifico, i ricercatori hanno svolto un’analisi genetica dei dati di 405.981 partecipanti di mezza età, raccogliendo in seguito misurazioni sull’intensità del movimento con cui questi soggetti passeggiavano attraverso dispositivi (indossati direttamente dal soggetto) di auto-segnalazione e di monitoraggio del fitness.

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