Clamorosa lite in Serie A: rissa sfiorata al fischio finale, li dividono i compagni. Incredibile quanto accaduto in uno dei match dell’ultima giornata.
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Clamorosa lite in uno degli ultimi match disputati in Serie A. Dopo lo sfogo di Mazzarri e l’altra lite che ha visto Acerbi e Marusic protagonisti di un acceso diverbio nell’infuocato finale di Lazio-Milan, emergono dei dettagli e dei retroscena sull’altra lite di giornata, quella che ha visto Quagliarella e Yoshida in uno scontro particolarmente acceso. Come riporta ‘FanPage’, ci sarebbero state delle parole grosse tra i due in merito al pareggio di Caprari.
A Capitan Quagliarella non è andato giù l’atteggiamento del giapponese, subentrato poco prima, reo di essere stato troppo molle nel contrastare l’ex doriano. La Sampdoria, che era passata in vantaggio e lo stava mantenendo per tutta la partita, si è fatta rimontare al 78′ proprio in virtù di questa leggerezza. Quagliarella non ci ha visto più e immediatamente dopo il fischio finale si è scagliato contro il compagno a muso duro, scatenando un accenno di rissa che è stato subito sedato dai compagni di squadra.
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Clamorosa lite in Serie A: rissa sfiorata
Una volta separati, Yoshida è rientrato negli spogliatoi decisamente contrariato per il rimprovero del capitano, che imputa al giapponese di non aver contrastato a dovere l’attaccante. Colpe o meno, è evidente come in casa Samp ci sia un nervosismo che la fa da padrona: la clamorosa sconfitta contro la Salernitana ha acuito il malumore di una squadra che rischia seriamente di venire trascinata nelle sabbie mobili della zona retrocessione, un rischio che a Genova nessuno pensava di correre ad inizio stagione.
A fine gara, Giampaolo ha giustificato così l’episodio: “Queste ultime partite sono particolarmente tese e tutti noi sentiamo il peso e la tensione stessa della posta in palio. L’aspetto nervoso è fondamentale, ovviamente c’è delusione e siamo arrabbiati perché potevamo vincere dopo tanto tempo, ma se ci sono queste reazioni è positivo perché tutti noi vogliamo chiudere i giochi quanto prima”.
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