L’intervista a Sinner: “Non ho paura di giocare a tennis, ora punto Roma”

Il giovane azzurro Jannik Sinner ha tirato le somme dell’ultimo torneo a Montecarlo, rilasciando un’intervista al quotidiano La Stampa.

Sinner intervista
Jannik Sinner (Foto da ANSA)

Un percorso sicuramente tra alti e bassi, complici anche diversi problemi fisici. Quello di Jannik Sinner a Montecarlo è stato un torneo intenso, ben giocato, dove l’altoatesino ha alternato sprazzi di grande tennis a momenti, come comprensibile, di maggiore fatica. Non solo in termini psicologici, ma anche (e soprattutto) legati al proprio fisico, con uno stop forzato nel primo turno per un problema alle costole e poi con le vesciche al piede destro, sempre in agguato e pronte a dare fastidio.

Comunque, l’azzurro ha delineato un bilancio positivo dell’ultimo Masters 1000 sulla terra rossa, dove ha avuto modo di misurarsi con i più forti di questo sport. In particolare, l’eliminazione è arrivata solo contro il tedesco Alexander Zverev dopo 3 set intensi (Sinner aveva anche vinto il primo), attualmente terzo in classifica mondiale.

Sento la tensione, ma non ho paura. A Montecarlo tabellone non facile“. Ecco l’intervista a Jannik Sinner

Sinner intervista
Jannik Sinner a Montecarlo (Foto da ANSA)

Intervistato da La Stampa, Sinner ha parlato dei momenti che caratterizzano le proprie partite e di come si sente quando scende in campo: “Sento la tensione, come tutti. La paura no. Quella mi capita di provarla, quando mi buttavo giù dalla montagna con gli sci, in discesa libera. Nel tennis no. Nei punti decisivi esce il vero carattere di un giocatore. A me viene naturale tirare forte quando c’è il punto decisivo. Anche se alle volte dovrei imparare a metterci più rotazione“.

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Poi l’azzurro si è soffermato sul torneo del Principato: “Sono partito meglio dell’anno scorso. Nel 2021 persi al secondo turno contro Djokovic, stavolta ho perso nei quarti contro il numero tre del mondo, Zverev, e anche Rublev lo devi battere. Non era un tabellone semplice. Mi servirà per mettere su un po’ di muscoli, che non fanno male”.

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Infine, i prossimi obiettivi tra cui, ovviamente, il grande appuntamento nella Capitale, a Roma:’Sicuramente è la cosa che mi piace di più in assoluto. Giocare in casa ti mette un po’ più di pressione, è vero. Dall’altra però, quando urlano il tuo nome è una sensazione fantastica. E il pubblico può davvero tirarti su e farti vincere una partita quando sei in crisi”.

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