Per Jannik Sinner il cammino in terra francese si è fermato contro Alexander Zverev, che vola alle semifinali di Montecarlo dopo un match incredibile.
Non è bastato un super Jannik Sinner per avere ragione del numero 3 del mondo, il tedesco Alexander Zverev. Una partita incredibile quella dei quarti di finale di Montecarlo, con il giovane azzurro che ha vinto il primo set, lottando poi nel secondo ma cedendo il passo al tedesco, recuperando una situazione che sembrava disperata nel terzo ma concludendo poi la propria avventura al tie-break.
Molto rammarico per l’atleta italiano, attualmente in dodicesima posizione nella classifica mondiale, che saluta così il Principato, un evento che lo ha visto protagonista con grandi giocate ma anche molti problemi fisici.
Sinner sbatte contro Zverev ai quarti di finale: si interrompe così il cammino a Montecarlo
Un vero peccato. L’azzurro ci aveva creduto, vincendo il primo set con un complicato 75 in suo favore, salvo poi crollare nel secondo 63, ma riprendersi in modo caparbio e agguerrito nel terzo ed ultimo parziale, quando il tedesco Zverev ha dovuto sudare per guadagnarsi l’accesso alle semifinali: 76 il risultato dell’ultimo set, con Sinner che si è fermato a cinque punti realizzati dopo essere anche andato un paio di volte in vantaggio.
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Quello visto in campo questa sera è stato sicuramente il miglior Zverev fino a questo momento, con Sinner che ha tuttavia giocato alla pari del campione tedesco pur dimostrando qualche limite nel servizio. Resta quindi il rammarico per non aver potuto fare di più, ma quella dell’atleta altoatesino è stata l’ennesima dimostrazione che, nonostante la giovane età, può giocarsela con i grandi e restare ad alti livelli.
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Dopo tre ore intere di battaglia, Sinner ha dovuto arrendersi. Il bilancio del torneo è comunque molto positivo, nonostante i problemi fisici che hanno contraddistinto le partite dell’azzurro: già contro il croato Coric una complicazione agli addominali lo aveva costretto ad un intervallo forzato (con l’ingresso del fisioterapista), poi con il finlandese Ruusuvuori si erano ripresentate le vesciche al piede destro.