Cristiano Ronaldo, non c’è pace dopo l’Everton: altri guai per il portoghese

Non si placa la bufera attorno a Cristiano Ronaldo, che dopo il match con l’Everton ha distrutto il cellulare di un ragazzo autistico in preda alla rabbia.

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Non si placa la polemica attorno al portoghese (Foto da ANSA)

Sembrava che con le indagini della polizia del Merseyside sul brutto episodio post Everton-Manchester United (sfida terminata 1 a 0 in favore dei padroni di casa), la vicenda potesse finire in archivio per Cristiano Ronaldo, nonostante una possibile punizione anche a livello di Premier League.

Invece all’incredibile storia si è aggiunto un altro capitolo, altrettanto sorprendente: la reazione di un’associazione fortemente legata al talento portoghese, che ha deciso di tagliare i ponti con l’immagine del giocatore del Manchester United, dopo quanto accaduto al rientro negli spogliatoi qualche giorno fa. Senza dimenticare le parole della madre del ragazzo, che sono risuonate quasi come una sentenza nei confronti di Ronaldo e del suo comportamento tutt’altro che ammirevole.

Scaricato da Save the Children: Cristiano Ronaldo nell’occhio del ciclone dopo l’Everton

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Cristiano Ronaldo durante il match con l’Everton (Foto da ANSA)

Oltre al danno, la beffa: Cristiano Ronaldo era ambasciatore per l’associazione benefica ormai dal 2012, tuttavia il recente caso di “violenza” ha portato alla clamorosa decisione. Save the Children dunque si smarca dall’episodio e condanna il gesto del portoghese, facendo un passo indietro nella collaborazione proprio con l’asso di Madeira.

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Va detto che Ronaldo si era reso conto subito del brutto gesto, tanto da chiedere scusa immediatamente via social, invitando il ragazzo a venire allo stadio per assistere ad un’altra partita. “Non è mai facile affrontare le emozioni in momenti difficili. Tuttavia, dobbiamo essere sempre rispettosi, pazienti e dare l’esempio a tutti i giovani che amano il bel gioco. Vorrei scusarmi per il mio sfogo e, se possibile, vorrei invitare questo tifoso a guardare una partita all’Old Trafford” ha postato l’ex giocatore della Juventus.

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Il danno però ormai è fatto. Oltre all’estromissione da Save the Children, sono arrivate anche la parole della madre del ragazzo autistico, che ha aggiunto: “Dopo l’episodio mio figlio era sotto shock, piangeva e ha detto che non vuole rivederlo mai più”.

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