Per il Napoli di Luciano Spalletti non è ancora tutto perduto, la Fiorentina è un passaggio doloroso ma in 540 minuti ancora tutto può succedere
Sicuramente era il Napoli la squadra col maggior peso addosso nel weekend, per gli uomini di Spalletti c’era l’avversaria più difficile rispetto alle altre competitrici nell’ultima giornata di campionato, se vogliamo ben peggiore è la figura del Milan che invece non va oltre lo 0a0 contro un Torino sicuramente alla portata. Questo non basta però a consolare i partenopei che hanno davanti ancora un calendario difficile e che che attualmente con l’Inter che deve recuperare una partita potrebbero trovarsi a solo 3 lunghezze dalla Juventus che non solo è in forma ma avrà anche un finale di stagione sulla carta più facile. Non tutto è perduto tuttavia, bisogna metterci una pietra sopra e pensare alla Roma che arriverà contro il Napoli con molta meno preparazione visto l’impegno importantissimo di giovedì contro il Bodo Glimt.
Il calendario non è facile ma a Napoli hanno un uomo in più, i 54 mila allo stadio Maradona contro la Fiorentina non hanno mai smesso di acclamare la loro squadra e saranno vivi sugli spalti fino alla fine del campionato per credere ad una vittoria che è ancora certamente nelle corde, la prossima partita tuttavia sarà ancora più decisiva ma sicuramente alla portata di Spalletti che avrà da sfruttare un grosso vantaggio.
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La Roma Lunedì ancora in casa sarà un avversaria ostica ma arrivabile, Luciano Spalletti partirà con due grossi vantaggi, il primo sicuramente dato dal pubblico di casa che ancora una volta non smetterà di supportare la squadra, la seconda dal calendario che vede la Roma impegnata giovedì in una delle partite più delicate dell’anno e che non avrà quindi lo stesso tempo del Napoli per preparare l’incontro.
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Le speranze sono ancora accese, Mourinho partirà da sfavorito e dopo il Napoli dovrà affrontare l’Inter ma con più tempo per preparare la partita, i giallorossi saranno quindi probabilmente l’ago della bilancia non solo di loro stessi ma forse anche per l’importante galoppata verso la testa della classifica, il mantra ora è crederci così come i loro tifosi perché davanti la storia è ancora tutta da scrivere.