L’Italia, per la seconda volta consecutiva, non parteciperà ai Mondiali: le impossibili ipotesi di ripescaggio si scontrano con la realtà dei fatti.
Poco più di quattro anni dopo, ecco ripresentarsi, più inaspettato che mai, il grande incubo. Per la seconda volta consecutiva, incredibile ma vero, l’Italia non prenderà parte ai Mondiali. Questo il verdetto, a cui chiunque fa ancora fatica a credere, della semifinale dei playoff giocatasi giovedì sera a Palermo tra gli azzurri e la Macedonia del Nord, con la rete di Trajkovski sul finire del match che ha fatto sprofondare l’intero nostro calcio nel baratro. Ripartire, dopo essere saliti sul tetto d’Europa solo qualche mese fa, sarà complicatissimo, molto di più, probabilmente, che dopo l’altra grande delusione della nostra storia recente, ovvero l’eliminazione negli spareggi contro la Svezia del novembre 2017. Un’onta, quella, che tutti noi credevamo ormai alle spalle dopo il trionfo di Wembley ma con cui dobbiamo invece fare i conti ancora una volta.
Italia fuori dal Mondiale, le voci su un impossibile ripescaggio
Lo sconforto di tutto il tifo italiano, passato nel giro di pochissimo tempo dall’insperata gioia dell’ultima estate alla disperazione di questi giorni, è a dir poco enorme. La sconfitta contro la Macedonia del Nord ha mostrato tutti i soliti limiti del calcio italiano, attenuati agli occhi di tutti dall’exploit degli ultimi Europei itineranti. Le colpe, come sempre, sono da dividere tra più parti, da Mancini, che potrebbe essere riconfermato alla guida azzurra, fino ad arrivare ovviamente ai giocatori, con elementi che si sono mostrati ancora una volta inadeguati per i palcoscenici internazionali.
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Con il semplice obiettivo, probabilmente, di allontanare il dolore e in qualche modo di lenirlo, in tanti in queste ore sono con la testa all’inutile gara di martedì che la nostra nazionale dovrà disputare contro la Turchia, sconfitta nell’altra semifinale dal Portogallo. L’idea è quella di vincere a tutti i costi la partita contro la selezione turca in modo da poter sfruttare poi un eventuale ripescaggio.
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Siamo, ovviamente, nel campo della fantascienza. L’unico caso in cui la FIFA contemplerebbe uno scenario del genere, e ciò vale per tutte le nazionali che non sono riuscite a conquistare la qualificazione sul campo, sarebbe quello dell’esclusione, per un qualsiasi motivo, di una delle compagini già qualificate. Una speranza, o meglio un’idea, in questo momento nient’altro che dannosa. Il primo passo per poter riuscire a superare un dolore è quello di accettarlo.